Giorni fa di Andrea Riccardi avevamo segnalato sul Corriere: “Questione cattolica, una centralità da ritrovare“, oggi Claudio Tito, su Repubblica, titola così il suo articolo: “Voto, il silenzio della Chiesa. Valori, non politica: quella neutralità della Chiesa voluta dal papa“. Mons. Vincenzo Paglia, “Schieramenti ripiegati su se stessi. Manca la visione del futuro del Paese” (intervista a Repubblica). Sulle elezioni interviene il presidente dell’Azione cattolica Giuseppe Notarstefano: “Aperti al futuro e alla speranza. Una nuova visione dalle comunità” (Avvenire). Il giornalista e regista Gilberto Squizzato scrive a proposito de “I cattolici non anti-fascisti” (facebook). Intanto ha preso il via il Meeting di Rimini di Cl: Conchita Sannino, “A Rimini la voce dei cattolici: ‘Offerta confusa e misera, nessun partito ci rispecchia” (Repubblica) e Paolo Viana, “Cristiani, cioè artigiani di pace” (Avvenire). Al Meeting è intervenuto Mattarella: Massimiliano Panarari, “Mattarella ecologista, ispirato da Francesco” (La Stampa). Sul Corriere fiorentino il deputato di IV Gabriele Toccafondi scrive: “Ai cattolici non serve un partito ma testimoni di impegno”. SINODO: Conferenza episcopale italiana: “Sinodo 2021-2023. La sintesi nazionale della fase diocesana”. Mimmo Muolo, “Richiesti più ascolto e accoglienza” (Avvenire). Giovanni Panettiere, “Sinodo, pressing della base cattolica italiana: più spazio per donne e gay” (quotidiano.net). Andrea Galli, “Sinodo sulla sinodalità: report anche da Germania, Svizzera e Irlanda” (Avvenire). Franco Ferrari, “Forse, verso una Chiesa a struttura sinodale” (Viandanti). INOLTRE: Antonio Greco, “L’obiezione alla guerra come ‘forza più potente’” (Manifesto 4 ottobre). Dea Santonico, “Ricordo di Giovanni Franzoni, a 5 anni dalla morte” (Manifesto 4 ottobre). Antonio Spadaro, “Porta stretta. Gesù: ‘Molti tenteranno di entrare, però non ci riusciranno…’” (Il Fatto). Andrea Riccardi, “Martini, l’unità con Wojtyla” (Corriere della sera).
25 SETTEMBRE, LA CHIESA NEUTRALE? SINODO ITALIANO, LA PRIMA SINTESI
21 Agosto 2022 | 1 Comment
25 Agosto 2022 at 06:09
CAMMINO SINODALE 2021 – 2023
In un articolo pubblicato ieri sul Corriere della Sera da titolo “Questione Cattolica: una centralità da ritrovare”, Andrea Riccardi ha scritto:
“C’è in Italia una Chiesa del fare, del pregare, dell’intreccio di legami sociali, che ha bisogno di dare voce a esperienze e sentimenti che vivono al suo interno”
“Oggi la Chiesa sembra vivere parecchio dentro il quadrato ecclesiastico, nonostante gli inviti di papa Bergoglio a uscire, mentre i vescovi (rimasti l’unica classe dirigente cattolica con l’impallidire dei laici cattolici) stentano a prendere la parola. Colpisce che, nelle messe domenicali, non si senta pregare per la pace mentre c’è la guerra in Ucraina. Spesso i discorsi ecclesiali non parlano alla vita comune.”
Sempre ieri, è stata diffusa dalla Conferenza Episcopale Italiana la sintesi nazionale della fase diocesana sul Sinodo dal tema “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione”, Sinodo voluto da Papa Francesco e presentato quale percorso di rinnovamento della Chiesa articolato, per gli anni 2021-2022, nelle fasi parrocchiale, diocesana e nazionale, e per gli anni 2022-2023 nella fase universale.
Considerando i numeri riportati dalla CEI sulla partecipazione alla fase parrocchiale e diocesana, appare positivo il livello di coinvolgimento e di partecipazione che si è realizzato, in particolare in questa fase storica in cui la non partecipazione, quella del “voto elettorale”, sfiora il 50% degli aventi diritto.
Ciò nonostante, non si può non rilevare come tutta questa prima fase si sia svolta senza alcun coinvolgimento, in particolare nelle realtà parrocchiali, dei laici credenti e non attenti e interessati ai temi della presenza della Chiesa nella società e al suo rinnovamento. Sembra che questa fase si sia svolta, laddove si è svolta, all’interno di gruppi e movimenti organizzati e autoreferenziali, che sicuramente hanno una loro legittimità ma che non possono esaurire e rispondere positivamente alla provocazione di Papa Francesco sulla “Chiesa in uscita”, cioè che va fuori dal suo “quadrato ecclesiastico” per capire e contaminarsi con ciò che sta fuori.
Se così è, questo è un limite che può inficiare e pregiudicare tutto il percorso sinodale e i suoi esiti.
Per carità, nessun problema, basta esserne consapevoli di una attesa delusa.