27 Aprile 2013
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La strada della ricostruzione

27 Aprile 2013
di Angelo Bertani

 

“A che punto è la notte?”. Abbiamo rivissuto tutti  la famosa domanda che Dossetti poneva negli anni Novanta, citando Isaia per ricordare Giuseppe Lazzati e riconoscere che l’antico Costituente (poi Rettore della Cattolica e infine fondatore della Città dell’uomo) era stato una sentinella attenta. Aveva riconosciuto la notte (il fascismo, la guerra… ma anche il progressivo disfacimento della democrazia negli anni più recenti). Aveva rifiutato illusioni e facili rimedi fondati sul potere, i privilegi, la manomissione delle coscienze. E aveva indicato la strada della conversione, cioè della ricostruzione di una coscienza, una mentalità, un costume condiviso di giustizia e libertà, di speranza e di impegno solidale.

Anche oggi,

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21 Aprile 2013
by c3dem_admin
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Quos vult perdere…

21 Aprile 2013
di Guido Formigoni

 

La rielezione di Napolitano pone il punto fermo a una brutta vicenda, che mette in forse il futuro del Pd e mette una pesante ipoteca negativa sulle prospettive future del rinnovamento necessario della nostra politica. Qualche commento a caldo ci pare utile, per verificare assieme come ragionare sul futuro.

Logica, prima ancora che lungimiranza, dato il risultato elettorale, avrebbe voluto che il Pd si assumesse orgogliosamente la responsabilità di primo partito, pur restando acutamente consapevole della propria fragilità in termini di consenso e di numeri.

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20 Aprile 2013
by c3dem_admin
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Tre voti, due strade, un racconto

20 Aprile 2013
di Walter Tocci

 

L’autore, senatore del Pd, ha scritto sul suo blog questo articolo la sera di sabato 20 aprile, dopo l’esito dell’elezione del presidente Napolitano, per spiegare perché ha votato per Stefano Rodotà. Di lui abbiamo pubblicato due giorni fa, nella Rassegna, il testo dell’intervento con cui aveva criticato la scelta di Marini come candidato del Pd

Nel momento più difficile si poteva dare alla Repubblica un nuovo Presidente di alto profilo. Stefano Rodotà aveva la credibilità per ricostruire la fiducia nelle istituzioni. Non è un candidato di parte, è una personalità che ha sempre avuto a cuore la garanzia dei diritti di tutti e la sovranità della Legge contro qualsiasi sopruso.

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20 Aprile 2013
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Rodotà non avrebbe rappresentato l’unità nazionale

20 Aprile 2013
di Mario Chiavario

 

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo questo articolo scritto durante la quinta, e penultima, votazione del presidente della Repubblica. L’autore, classe 1939, è docente di diritto penale processuale all’Università di Torino

Scrivo queste note di getto, in un momento di stallo nella penosa vicenda dell’elezione presidenziale, mentre è in corso la quinta votazione. Capisco che l’attenzione di molti si concentri soprattutto su due aspetti: da un lato, la leggerezza con cui si sono mandate al massacro, sia pur in modi diversi, due persone come Marini e Prodi; dall’altro la devastazione interna al Partito Democratico. Sono aspetti, di per sé, estremamente preoccupanti, ma più ancora mi sembra gravissima la caduta del senso delle istituzioni che la vicenda, sino a questo momento, sta rivelando.

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18 Aprile 2013
by c3dem_admin
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Incredibile

18 Aprile 2013
di Grazia Villa, presidente della Rosa Bianca

 

Incredibile… ho cambiato l’immagine di copertina su facebook con quella di un uomo: Stefano Rodotà. Un uomo non animoso come lo avrebbe definito Ivana Ceresa, uno di quelli con cui puoi costruire anche pratiche di relazione…

La costituzione non prevede l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, che spetta in gran parte alle elette ed agli eletti da noi popolo sovrano; allora è a voi che chiedo di scegliere secondo libertà di coscienza e responsabilità politica e non secondo mera tattica o puro calcolo.

Alle primarie ho votato prima Vendola e poi Bersani, il Pd alla Camera e Sel al Senato.

Mi colloco da sempre in quella che una volta veniva definita “sinistra cristiana”,

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