Prospettiva Persona è una rivista trimestrale ispirata alla cultura personalista, edita da Rubbettino, diretta da Flavio Felice, realizzata a Teramo e sostenuta da una rete redazionale diffusa in tutta Italia (ma anche a Londra, Parigi e nelle Americhe) presso università, associazioni e gruppi che guardano con interesse al “personalismo” cristiano. Così ogni fascicolo che viene edito (in media 4 ogni anno) è una miniera di riflessioni, culture, eventi, intuizioni e apertura d’orizzonti davvero notevolissima. Il fascicolo 105/106 che porta la data del dicembre 2018 si apre con un editoriale del direttore che si chiede: quale crescita? E auspica un approfondimento dei criteri in base ai quali valutare uno sviluppo economico (e sociale) integrale. Molti altri temi vengono toccati nei vari articoli, tutti in prospettiva “personalista”: dalla pittura al magistero della Chiesa, dal testamento biologico alla condizione femminile, dalla democrazia alle emergenze della povertà, al primato della coscienza …. Insomma: una lettura impegnativa ma affascinante.
Una sorprendente, ma assai motivata, preoccupazione per lo sviluppo d’idee anti-democratiche nell’Ungheria di Orban viene espressa nell’articolo di apertura del numero 4/2019 de Il Regno attualità. Scrive Paul M. Zulehner: “gli osservatori notano un numero sempre maggiore di segnali che indicano l’allontanamento dell’Ungheria dal modello di democrazia occidentale, nello sforzo di costruire una democrazia a modo proprio”. La stessa Unione Europea ha avviato procedimenti d’infrazione; e anche all’interno ci sono segni di resistenza. Ad esempio “un parroco si è espresso contro le istruzioni da parte del governo sui rifugiati che congelavano al freddo….”, anche il vescovo di Vac, Miklos Beer, avrebbe recentemente assicurato il suo sostegno ai manifestanti contro il governo di Orban. E tuttavia la maggioranza dei cristiani sosterrebbe tuttora la politica illiberale di Orban ”perché è diretta contro il comunismo, il liberalismo, l’internazionalismo, l’immigrazione….”. Sullo stesso fascicolo n 4 de Il Regno è molto interessante il dossier in cui si auspica, anzi si chiede, l’indizione di un sinodo nazionale della Chiesa italiana. Sono pagine incisive dove Gianfranco Brunelli spiega perchè si può parlare di “emergenza del Paese: “il pontificato di Papa Francesco apre questa possibilità pastorale e l’emergenza del Paese lo esige”!
“Giovani, fede e discernimento” è stato il tema dell’assemblea generale dei superiori generali (degli ordini religiosi) svoltosi a novembre. Ne parla ampiamente il fascicolo di gennaio di Testimoni, il mensile d’informazioni, spiritualità e vita consacrata. Sono testi molto interessanti che dimostrano quanto siano seri, ma conosciuti e affrontabili, i problemi che i giovani manifestano talora (e spesso) nei confronti della proposta religiosa; come si possa e si debba dare una risposta positiva alla sfida. Ne guadagnerà non solo la frequenza dei giovani, ma la qualità stessa della vita ecclesiale.
Lo scorso otto dicembre si è svolto a Orano, in Algeria, un evento eccezionale, che tuttavia non ha avuto da noi un’eco adeguata: la beatificazione di 19 religiosi e religiose cattolici, assassinati tra il 1994 e il 1996. Ne parla ampiamente, a più voci e con testi finora quasi sconosciuti, il numero 456 (febbraio 2019) di Koinonia, il mensile di fede e spiritualità diretto da Renato Scianò. Tra gli altri articoli merita di essere segnalato il ricordo (e il rimpianto) che Giancarla Codrignani offre di Ettore Masina e dell’esperienza della Sinistra Indipendente. Anche sul fascicolo precedente della stessa rivista, datato gennaio 2019, sono riproposte molte belle riflessioni di attualità tra cui quella di Dacia Maraini (dal Corsera) che propone “una rete di solidarietà e resistenza contro il mugugno” ed esorta ad abbandonare il pessimismo qualunquista; conviene valorizzare le molte iniziative generose e positive che ci sono, e che potrebbero segnare il futuro.
Molto bello e vivace – e in larga parte dedicato al tema dell’Europa – il n. 1 (gennaio/marzo 2019) di Segno nel mondo, il trimestrale per i soci di Azione Cattolica in cui si sottolinea, fin dall’editoriale del giovane vicepresidente nazionale Michele Tridente, il carattere dell’AC: associazione di popolo (non di sole élites…), diffusa in tutte le città e realtà del Paese, a cominciare dai giovani, anzi dai piccoli … .per arrivare agli anziani, ai testimoni di una storia lunga e gloriosa (pur nella sua semplicità e umiltà). Molti altri articoli, di adulti e di giovani rendono interessante la rivista diretta e curata da Matteo Trufelli, Giovanni Borsa, Gianni di Santo e numerosi altri volontari di Ac.
(a.bert.)