Per non consegnarsi all’apologetica

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Porta il titolo “Per non consegnarsi all’apologetica” il pensiero (n. 387) di questa settimana di Piero Stefani, nel blog che raccoglie le sue riflessioni bibliche. Egli parte da una citazione dalle pagine finali di Credere e conoscere, (Einaudi, Torino 2012), il recente libretto che contiene un colloquio tra Carlo Maria Martini e Ignazio Marino, nel quale si afferma che il vangelo e non l’etica è l’essenza del messaggio della Chiesa. Piero Stefani è del tutto d’accordo, ma rileva come invece si sia in presenza di “una Chiesa che ritiene di poter parlare a tutti solo assumendo il linguaggio dell’etica in luogo di predicare il Vangelo”. Con alcune pericolose conseguenze: “Per la Chiesa l’atto di privilegiare l’etica, con il conseguente corollario di presentarsi come ammaestrante protagonista della vita pubblica, ha come conseguenza inevitabile la necessità di porre al centro l’apologetica”. La componente difensiva, scrive, “diviene allora primaria”, perché “la grammatica insuperabile dell’apologetica esige di presentarsi come perseguitati”. In un’epoca in cui sarebbe necessario ricentrarsi sull’essenziale e poter dialogare con tutti, “puntare sull’etica come specifico della Chiesa – conclude Stefani – significa, per forza di cose, consegnarsi al settarismo”.

Il testo in: http://pierostefani.myblog.it/

 

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