Legge 194. All’esame costituzionale la legge che regola l’aborto

| 0 comments

Il 20 giugno l’articolo 4 della legge che regola diritto alla procreazione cosciente e all’aborto (quello relativo alle circostanze che
consentono l’aborto entro i primi 90 giorni) verrà posto al vaglio della Corte Costituzionale. Un giudice tutelare di Spoleto ha, infatti, sollevato il dubbio di costituzionalità. Secondo quanto dichiarato da questo giudice, l’articolo sarebbe in particolare in contrasto con quanto previsto dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 18 ottobre 2011 dalla quale “l’embrione umano è stato riconosciuto quale soggetto da tutelarsi in modo assoluto”. Molti esperti, però, obiettano che la tutela in questione non era pensata in riferimento all’aborto, ma alla ricerca sugli embrioni, e che comunque non essa può ledere il diritto universale alla salute delle donne. Forse, però, l’elemento che più incide per far vacillare la legge 194 è l’obiezione di coscineza: secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute sarebbero infatti obiettori sette medici su dieci, percentuale che è salita vertiginosamente negli ultimi 7 anni.  L’articolo è apparso il 12 giugno su QS, Quotidiano on line di informazione sanitaria: http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=9404

Sul tema dell’obiezione di coscienza del personale sanitario negli interventi abortivi è da segnalare l’articolo di Adriano Sofri apparso su “La repubblica” del 24 maggio scorso: “Quando tutti i medici sono obiettori di
coscienza” Scarica qui articolio di SOFRI

Lascia un commento

Required fields are marked *.