Il servizio civile nazionale nato con la legge 64 del 2001 sta morendo. Dal 2008 al 2012 il fondo nazionale è passato da 299 a 68 milioni. Un taglio di oltre il 400% in 4 anni. I 68 milioni messi a bilancio quest’anno non sono sufficienti neanche a coprire i costi messi a bando
Il primo febbraio risultavano in servizio meno di 9mila volontari. Nel 2006 erano quasi 46mila. Mentre i ragazzi nella fascia di età fra i 18 e i 28 anni che quindi avrebbero diritto ad accedere al servizio civile sono oltre 8 milioni.
Negli ultimi anni i tagli hanno ridotto le possibilità di accesso al servizio civile ma i giovani non si sono fatti scoraggiare: la domanda è sempre stata molto superiore all’offerta. Evidentemente i nostri ragazzi sentono forte la necessità di avere uno strumento di partecipazione civica che consenta loro di essere e sentirsi protagonisti della vita del paese.
Il servizio civile in questi anni si è dimostrato un efficiente moltiplicatore di valore sociale. Secondo le stime del Centro universitario di studi sul servizio civile ogni euro investito produce un controvalore quattro volte maggiore in termini di formazione e servizi sociali offerti.
PER SALVAGUARDARE QUESTO PATRIMONIO E RESTITUIRE LA DIGNITA’ AL SERVIZIO CIVILE ALLA POLITICA NON CHIEDIAMO FONDI AGGIUNTIVI, MA L’ISTITUZIONE DI UN SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE APERTO A TUTTI I GIOVANI CHE VIVONO NEL NOSTRO PAESE.
UN SISTEMA A CUI DOVRANNO CONTRIBUIRE SIA LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, SIA I SOGGETTI PRIVATI PROFIT E NON PROFIT.