Davvero ricchissimo di riflessioni di grande attualità il numero 2/2015 di Appunti di cultura e politica. E chi partecipò alla redazione, fin dalle riunioni in preparazione al primo numero, non può non commuoversi e rilevare una coerenza ammirabile, non disgiunta da una capacità di evolvere e crescere secondo le istanze del tempo. Il “focus” è dedicato ai cent’anni dalla Grande Guerra: la coesione nazionale ha cent’anni e mille storie, i temi della guerra e della pace, della coscienza cristiana e del magistero dei papi, la fiducia che oggi il Quirinale ispira, i rischi (anche oggi!) di un conflitto o almeno di uno “scontro di civiltà” che rendono ardua e rischiosa la vicenda umana e necessario un forte e intelligente contributo dei credenti che amano la democrazia (e non solo a parole). Ne scrivono Giorgio Vecchio, Fulvio De Giorgi, Massimo De Giuseppe, Franco Monaco, Carlo Galli, Paola Gaiotti de Biase, Giannino Piana e Ilario Bertoletti. Impossibile riassumerli: conviene invitare ciascuno a leggere il fascicolo e ad abbonarsi alla rivista (oggi edita dalla Morcelliana) che è quanto di meglio possa nutrire oggi le nostre coscienze.
Altra rivista preziosa: Il Gallo. Anch’ essa frutto di un lavoro di equipe, attenta a temi religiosi e umani, alla psicologia, alla poesia e alla politica… Sul fascicolo di maggio si parla di economia e politica nella U.E., della Pentecoste, della centralità dei poveri nella visione cristiana della vita e della società (non sono solo un problema, sono anche un “segno”, spiega Giuseppe Florio, anche perché “i poveri li abbiamo sempre con noi…”).
Expo: il cibo oltre i sofismi. È il titolo dell’editoriale di Aggiornamenti sociali (n 5) che ricorda come “nel cibo ciascuno sperimenta la relazione con se stesso, con il proprio essere un corpo e con i propri bisogni fondamentali. Ma la necessità del nutrimento ci ricorda anche la fragilità della nostra condizione … Il cibo è poi segno della relazione con gli altri abitanti del pianeta…”. Nel cibo si coglie il rapporto dell’umanità con l’ambiente e dei rapporti tra uomini e gruppi sociali, fino al paradosso: “c’è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare”. Insomma, l’Expo è anche una grande occasione per guardare nel profondo dei problemi umani, come si vuole affermare nel cammino che potrà portare alla Carta di Milano (si veda www.protocollodimilano.it).
Notes et documents, il quadrimestrale edito dall’Istituto Internazionale Jacques Maritain (che ha in Italia i fondatori e le sue più salde radici) pubblica sul n 31, aprile 2015, il testo dell’intervento che il Presidente Sergio Mattarella aveva tenuto in occasione del 25° anniversario della fondazione dell’Istituto nel marzo 1999; e nel quale sottolinea la “diversità” della interpretazione, in Maritain, della stessa idea di libertà rispetto al liberalismo e allo statalismo e l’auspicio che i cristiani nella società cerchino di realizzare una presenza che sia davvero “lievito e sale”. Sullo stesso fascicolo un editoriale di Ignazio Ingrao e un articolo di Paolo Nepi sull’amicizia intellettuale e spirituale tra Maritain e Paolo VI.
(a. Bert.)