Il Fatto intervista Gustavo Zagrebelsky, firmatario del documento dei 56 costituzionalisti critici verso la Riforma costituzionale (“La riforma è un abito nuovo per coprire vecchie vergogne”). Zagrebelsky sostiene che scopo della Riforma (insieme all’Italicum) è stato di accentrare il potere nel governo per togliere i controlli democratici al malaffare. In conclusione, poi, dice che lui una diversa riforma l’aveva scritta e fatta conoscere al ministro Boschi; ma non risponde all’osservazione di Napolitano secondo il quale i 56 critici non sarebbero riusciti a formulare, concordemente, una proposta di riforma alternativa. Zagrebelsky una proposta l’aveva presentata, ma gli altri 55 sarebbero stati d’accordo con lui? Il settimanale La Discussione riporta una breve intervista a Francesco Paolo Casavola, un altro esponente dei 56 costituzionalisti, il quale dice: “Senato, retaggio del passato, meglio abolirlo”.