La sinistra divisa sul conflitto tra Napolitano e la Procura di Palermo

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Gustavo Zagrebelsky su “la Repubblica” del 17 agosto critica il presidente Napolitano per il ricorso effettuato alla Corte Costituzionale per la mancata distruzione delle intercettazioni di sue telefonate da parte di magistrati della Procura di Palermo (Napolitano, la Consulta e quel silenzio sulla Costituzione). Il 19 la replica di Eugenio Scalfari, che ribatte punto per punto le tesi di Zagrebelsky (Perché attaccano il capo dello Stato). In disaccordo con Zagrebelsky numerosi interventi. Tra questi interessante quello di Francesco Paolo Casavola su “Il Messaggero” del 20 agosto, che vede nella debolezza della politica italiana la causa dello scontro tra i poteri dello Stato (Consulta, perchè bisogna fidarsi). Da segnalare anche Antonio Polito (La frattura a sinistra su giustizia e politica), Luciano Violante (C’è un populismo giuridico che ha come obiettivo Monti e Napolitano), Valerio Onida (Toghe fuori dalla regole), Emanuele Macaluso (Il disegno dietro l’attacco al Colle) e Marco Olivetti (Il poco mite Zagrebelsky). Mentre Gian Carlo Caselli si schiera con la Procura di Palermo (La Procura di Palermo ha fermato Cosa Nostra).

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