Mario Calabresi, direttore di Repubblica, dopo le molte polemiche sull’editoriale domenicale di Eugenio Scalfari, spiega quale ruolo ha e avrà il giornale di fronte alla scadenza del referendum costituzionale: “Referendum, se il confronto chiude il ring”. Sempre su Repubblica, Salvatore Settis scrive una lettera a Giorgio Napolitano, rivolgendogli tre domande (“La riforma ricalca quella di Berlusconi”); e Giorgio Napolitano risponde, solo in parte e con una certa asprezza (“I confini del premier non sono dilatati”); vi è anche una replica di Nadia Urbinati a Scalfari sul tema del nesso oligarchia/democrazia (anch’esso presente nel citato editoriale domenicale): “Potere concentrato e potere diffuso”. Come Calabresi, anche Massimo Franco sul Corriere teme che la polemica referendaria paralizzi e spacchi il Paese: “Il pericolo di allontanare gli elettori alzando i toni”. Così pure Il Sole 24 Ore, con un editoriale di Montesquieu: “Il senso delle istituzioni prevalga nel day after”. Carlo Smuraglia (Anpi) sul Manifesto: “Senza regole in Tv vince Renzi”. L’Unità riproduce un intervento di Adriano Sofri uscito sul Foglio: “Il referendum, Renzi e i voti di destra”. E Marco Demarco racconta “Il Sud del No alla riforma” (Corriere della sera). Sull’Avvenire Vannino Chiti scrive: “Costituzione, 4 buoni motivi per votare Sì”.