“L’interesse per la creazione, e dunque per il rapporto dell’umanità con essa, è un’istanza della fede biblica. Ci sono «ragioni cristiane» assolute e precise per l’ecologia, ragioni mai separabili dal tema della giustizia e della pace. La tradizione cristiana, infatti, non può e non sa separare giustizia ed ecologia, condivisione della terra e rispetto della terra, attenzione alla vita della natura e cura per la qualità buona della vita umana”. E’ un passaggio della relazione con cui Enzo Bianchi, priore di Bose, ha aperto il convegno internazionale di spiritualità ortodossa, tenutosi presso il monastero di Bose.
“L’uomo deve scegliere – ha detto ancora Enzo Bianchi – tra l’essere il luogotenente di Dio che regna sulla creazione e autorevolmente ne accresce la vita, o essere deturpatore, sfruttatore, dominatore della creazione. L’uomo non pecca solo contro Dio, contro i fratelli, contro se stesso, ma anche contro la natura, rendendo sovente la terra desolata”.
Leggi qui il testo integrale della sua relazione.