IL MULINO: i media onnipresenti – CONCILIUM: una rilettura della “Riforma” – IL GALLO: le straordinarie risonanze bibliche in de Saint-Exupery – ADISTA: collaborazione e sintonia tra i due papi –  HUMANITAS: Michel Henry e il cristianesimo.

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“Non c’è ambito della vita di ognuno, ormai, che non sia toccato, anche in maniera determinante, dalla tecnologia”: così l’editoriale de Il Mulino 2/2017 spiega lo spirito del fascicolo in massima parte dedicato ai temi, e problemi, della Rete, delle realtà digitali, della comunicazione virtuale, dei media onnipresenti e immateriali. Argomento affascinante e drammatico, affrontato con grande equilibrio e realismo (“le dita scorrono veloci sullo smartphone, mentre il corpo appare inchiodato in una sorta d’immobilità …”). In particolare vengono messi in luce i rapporti, e le contraddizioni, tra le caratteristiche della “Rete” digitale (unica, veloce, virtuale, “neutrale”) e quelle dei “contenuti” (molteplici, meritevoli di riflessione e di valutazione circa la “verità”, impegnativi e coinvolgenti, affettivi…). Insomma: non è facile fare un uso misurato e critico del mondo digitale e dei suoi strumenti … Per non parlare della riservatezza dei dati. Sullo stesso numero del Mulino (n. 490) interessante anche un dossier su “il caso italiano” con un’interessante (e quasi preoccupante) introduzione di Piero Ignazi su “che cosa scorre nelle vene del nostro Paese? Da quali pulsioni è mosso e quali speranze coltiva?”. Per concludere: “l’incomprensione della profondità della crisi e del malessere sociale ha portato alla catastrofe”.

Un interessante, e quasi sorprendente, articolo di Jurgen Moltmann caratterizza il fascicolo n 2/2017 di Concilium, la bella rivista internazionale di teologia edita in Italia dalla Queriniana. La rilettura della “Riforma” che offre Moltmann, e che certo può essere riletta e interpretata anche in chiave ecumenica, sottolinea gli aspetti positivi, le aperture e la dinamica sempre incompiuta del cammino della fede cristiana in una dimensione di speranza. Sembra di poter sperare che, in tale ottica, il cammino della riforma potrebbe e dovrebbe compiersi in un’unità ecumenica rinnovata nel dialogo davvero orientato alla fede, alla comunione e alla piena fedeltà al Vangelo.

Prendendo lo spunto dalla pubblicazione di un recente libro curato da Enzo Romeo, (“Il Piccolo Principe commentato con la Bibbia”, ed Ancora 2015), Egidio Villani su Il Gallo di aprile offre un’affascinante lettura dell’opera di A. de Saint-Exupery rilevandone le straordinarie risonanze bibliche, richiami testuali impliciti e convergenze di prospettive tra alcuni passi del libro e altri passi della Scrittura. L’articolo incuriosisce, tanto più che se ne annuncia la continuazione sui prossimi numeri de Il Gallo.

La presenza da quattro anni a Roma di un “papa emerito”, Benedetto, accanto a papa Francesco costituisce indubbiamente una novità e un fatto significativo. Il teologo Andrea Grillo, commentando il fatto su Adista n 16, sottolinea con grande equilibrio e serenità che il fatto potrà essere significativo e utile non solo per l’attuale collaborazione-sintonia tra i “due papi”, ma anche per la comprensione e l’esercizio del ministero petrino in futuro. Sullo stesso fascicolo di Adista molto interessante anche una rassegna dell’impegno di persone e associazioni cattoliche italiane per favorire migliore consapevolezza e impegno per l’accoglienza e tutela dei migranti che giungono nel nostro Paese.

È dedicato a “Michel Henry e il cristianesimo” l’ampio dossier di Humanitas (n. 1/2017). Il filosofo che si radica nella fenomenologia husserliana (e ne va oltre) manifesta, infatti, una forte, anche problematica, attenzione e sintonia col cristianesimo. Ne scrivono tra gli altri V. Perego, J. Leclercq, C. C, D. Albarello. Canullo, G. Sansonetti, G. De Simone. Il direttore della rivista Ilario Bertoletti si sofferma invece sul “dissenso logico e convergenza teoretica” tra Emanuele Severino e Massimo Cacciari”.

An. bert

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