Claudio Cerasa spiega sul Foglio, per filo e per segno, cosa succederà nei prossimi sei mesi: accordo Renzi-Berlusconi, elezioni a fine settembre, governo Pd-Fi e impegno dei due partiti a concordare una decente legge di stabilità (“Un manifesto possibile per il nuovo Partito della Nazione”). Mario Calabresi, viceversa, dedica l’editoriale della Repubblica, a denunciare “Il grande errore delle elezioni anticipate”. Intanto, come rileva Laura Cesaretti sul Giornale, “Legge elettorale, apre anche Grillo. Renzi festeggia: andiamo al voto”. Stefano Folli , a differenza di Cerasa, dubita che l’accordo Renzi-Berlusconi porti a un governo stabile e a una decente legge di stabilità (“La linea di confine in Parlamento è la legge di stabilità”). Il politologo, da sempre favorevole a Renzi, Mauro Calise, intervistato dall’Unità, oggi dice: “Renzi difenda il maggioritario e lasci perdere Berlusconi” (ma non ci crede). Giovanni Sabbatucci sconsiglia Renzi di andare al voto, e pensa che non lo faccia: “La trappola del voto anticipato”. Il Secolo XIX annota: “Delrio-Pisapia, prove di dialogo per una sinistra unita alle elezioni”. Quanto alla possibile crisi di governo, innescata dalla nuova norma sui voucher, Goffredo De Marchis scrive: “A sinistra si consuma l’ultimo strappo: avanti anche senza Mdp” (Repubblica), e Cesare Damiano, intervistato dall’Unità, dice: “Buoni solo alle famiglie altrimenti sarà vera rottura”.