“Perché esponenti della tradizione cattolico-democratica, anziché misurarsi con un processo politico aperto e sfidante come sono le primarie del Pd, preferiscono collegarsi a una realtà di diversa radice come Italia Futura, con l’intento di mettere in campo una nuova offerta politica?”. L’interrogativo lo pone, su “l’Unità” del 3 novembre (I cattolici democratici non possono stare fermi), Luigi Bobba, ex presidente Acli e deputato Pd, a proposito dei cattolici che hanno sottoscritto il manifesto “Verso la Terza Repubblica”. Bobba ritiene ingeneroso il giudizio negativo di Riccardi, Olivero, Bonanni e altri sul Pd, ma trova errato che il Pd (e i cattolici nel Pd) non presti attenzione a quel che fermenta nella società civile e si limiti ad esorcizzarlo. Si veda, su questo, lo scambio di battute tra Rosy Bindi e Andrea Olivero, qui già pubblicato.
8 Novembre 2012 at 23:32
…ma esistono i cattolici-NON democratici? O si è cattolici senza aggettivi o non lo si è. Non credete?