L’editoriale, assai netto e severo, è del direttore Marco Tarquinio: “Attentato all’intelligenza”. Seguono gli articoli di Marco Olivetti, costituzionalista (“Il ruolo del Garante e che cosa c’è davvero in ballo”), di Leonardo Becchetti, economista (“La chiarezza che serve e il precipizio da scongiurare”), di Andrea Lavazza (“Visti da lontano i sovranisti fanno più paura”), di Agostino Giovagnoli, storico (“Il ruolo dei cristiani è la responsabilità”), e di Umberto Folena (“Il mondo cattolico con il Presidente”).
Da segnalare, inoltre, un’intervista a Milano Finanza di Valerio Onida, che invece critica il Colle (“Mattarella si è spinto troppo oltre”) e una di Massimo Villone al Fatto Quotidiano, ancor più critica (“Il Presidente ora non è più il garante dell’unità nazionale”). Sul Corriere della sera Angelo Panebianco scrive che “I politici sovranisti non vengono da Marte”. Su Repubblica Ezio Mauro evoca “Il richiamo della foresta” e Stefano Folli lamenta “Il Macron che non c’è”.