Paolo Pombeni prova a descrivere “La strana crisi del Pd”, con esito scarso (mentepolitica.net). Franco Monaco avanza molte critiche e abbozza tre proposte: “Il Pd e la commedia delle assurdità” (Il Fatto). Dice la sua Giorgio Merlo su Il Dubbio: “Il ruolo fondamentale dei cattolici per tenere unite le due anime del Pd”. Così pure dicono la loro Agostino Pietrasanta, su “Appunti alessandrini”: “Per una possibile ricomposizione di una presenza di cattolici in politica”; Beppe Elia, del Meic: “Navigare controcorrente per salvare la democrazia”, e Paolo Cova: “Il tempo propizio delle idee” (blog Pensieri democratici). E poi: Stefano Ceccanti, “Il Pd va ricostruito, non snaturato. Sì a primarie e vocazione maggioritaria” (intervista a Il dubbio). Goffredo De Marchis, “La condanna del Pd sospeso tra immobilismo e guerra civile” (Repubblica). Fabrizio Barca, “Perché dialogare con i grillini” (Il Dubbio, in risposta a E. Macaluso). Gianni Cuperlo, “Cambiare i dirigenti del Pd. Renzi è il passato” (a Il Fatto). Renato Soru, “Sono tra i fondatori di un partito mai nato” (a Libero). Marco Follini, “Morta la dc nasce l’antipolitica” (Espresso). Maurizio Martina, “Possiamo fermare l’onda sovranista unendo i socialisti nel Mediterraneo” (a Repubblica).