Sulla crisi dell’idea di Europa e sull’assenza di un vero dibattito culturale nel continente scrive su Repubblica Guido Crainz: “La cultura batta un colpo”. Massimo Cacciari spiega il senso dell’appello di alcuni intellettuali italiani sulla deriva politico-culturale dell’Italia: “Un impegno collettivo” (Repubblica). Sergio Fabbrini, sul Sole 24 ore: “Il populismo e i pericoli dei movimenti ‘contro’”. Ian Buruma, “Attenti alla rete di Bannon” (Repubblica). Sul Manifesto Marco Buscetta prova a dire “Come scardinare il fragile ‘noi’ su cui poggia l’odierno populismo”. INOLTRE: Mauro Calise, “La democrazia inquinata dalla rete” (Mattino). Romano Prodi sulla situazione italiana: “Il paese che rallenta perché malato di incertezza” (Messaggero). Angelo Panebianco critica il governo: “La dannosa ostilità verso industria e scienza” (Corriere della sera). Piero Ignazi, su Repubblica, torna a spingere il Pd a guardare verso i Cinque stelle: “Quel ponte verso il M5S”. Un’intervista di Matteo Renzi al Messaggero: “Questo governo scherza col fuoco”. Carlo Cottarelli, “Il miraggio che il debito non conti” (La Stampa). Isaia Sales: “L’assistenza che non crea sviluppo al Sud” (Mattino). Marco Tarquini, sull’Avvenire, difende la linea dell’Avvenire contro i segnali di razzismo: “Senza vergogna”. Un articolo molto discutibile di Ugo Mattei su Il Fatto: “Il Quirinale sembra il Cremlino”.