Sogni sulla Chiesa…: un brano inedito di Paolo Giuntella che ci invita “a non avvilire la trascendenza cristiana in alcune sistemazioni zoppicanti, ridicole di fronte al mondo e di fronte a Dio”
Diritti della coppie omosessuali. Non c’è solo il matrimonio. Uno scritto di Antonio D’Aloia, docente di diritto costituzionale a Parma, che risponde – sulla base della nostra Costituzione e delle più recenti sentenze della Corte costituzionale – cerca di rispondere alla domanda “E’ giusto considerare il matrimonio un diritto per gli omosessuali? E negarlo è dunque una discriminazione?”.
Il posto (meditazioni per l’anno nuovo). Un testo di Giovanni Bianchi scritto per i cattolici democratici milanesi, delle cui iniziative c3dem ha dato notizia di recente. Bianchi mette a fuoco una serie di questioni attuali per l’impegno dei cattolici democratici
Monti, Pd, la chiesa: sono proposti alcuni articoli di Franco Monaco, usciti su “Europa” e “l’Unità” (Il cedimento di Monti al populismo delle destre – Monti-Pd, competition is competition – La Chiesa è in campo, ma i pastori sono tanti – Le nostalgie democristiane delle gerarchie romane)
Gloriosamente regnante: un corsivo di Angelo Bertani su alcuni aspetti della Chiesa che sembrano proprio dar ragione al card. Martini quando diecva che la Chiesa è rimasta indietro di 200 anni…
Il dibattito su Dossetti che si è acceso sulle pagine del settimanale diocesano di Bologna che ha pubblicato il 31 dicembre una lettera del card. Re all’arcivescovo emerito di Bologna, Giacomo Biffi, in cui si criticava apertamente il Dossetti politico e il Dossetti prete.
Alla ricerca di guide e profeti: in questo numero della rubrica Riviste&Rilette, Angelo Bertani scrive:
“Cercavo parole per descrivere la situazione in cui stiamo vivendo, i sentimenti che proviamo. E mi sembra di poter dire così: par di vivere un momento minaccioso in cui ci sono segni di tempesta, ma ancor più se ne temono. E mi pare che c’è anche molta nebbia e non si sa dove andare per sfuggire al nubifragio, o almeno per rifugiarsi in un luogo meno pericoloso. Il fatto è che il cielo è scuro e il terreno insicuro su tutti e due i versanti della montagna che stiamo affrontando, e vivendo: quello spirituale-ecclesiale e quello culturale-politico. Eppure sappiamo che è normale e necessario affrontare il maltempo; sappiamo che si può arrivare alla meta e che lassù, in alto, sopra le nubi, il cielo e la terra sono bellissimi sia di giorno quando c’è il sole sia di notte quando ci sono le stelle.
Mi sembra dunque comprensibile, e giusto, che noi oggi cerchiamo delle guide, dei compagni e dei maestri di viaggio per attraversare le nubi e arrivare alla meta (…)”