“Per la prima volta – scrive Emma Fattorini su l’Unità, riferendosi a una dichiarazione di mons. Paglia (qui) – le unioni civili escono dall’indistinto e non sono più considerate ‘non negoziabili’”. Oggi, dunque, è giunto il momento di avviare “la stagione delle distinzioni e del confronto” (“Come evitare il conflitto”). Ma Luca Kocci sul Manifesto racconta del passo indietro fatto in Vaticano (“Le rettifiche del Vaticano: niente diritti alle coppie gay”). Sul Corriere della Sera si dà conto che “i cattolici applaudono il gran rabbino di Francia” (Gilles Bernheim), ma si dice anche che “nella Chiesa non c’è un pensiero unico sugli omosessuali”. Paolo Soldini su l’Unità spiega “Come funziona il modello tedesco che piace ai Pd”. Poi Marco Politi, sul Fatto Quotidiano, fa un sogno: “I diktat vaticani e la finestra di Ratzinger”. Intanto in Inghilterra “Primo sì di Londra alle nozze gay”. La Camera dei Comuni britannica ha approvato la legge che autorizza i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Ora il provvedimento passa alla Camera alta del Parlamento,