Prima direttrice didattica a Parma, formatasi nell’Azione Cattolica, Albertina Soliani è stata iscritta alla Democrazia Cristiana, poi segretaria provinciale del Partito Popolare Italiano, responsabile nazionale del settore scuola dei Democratici, coordinatrice regionale per l’Emilia-Romagna dei Democratici, sottosegretaria di stato non parlamentare alla Pubblica Istruzione nel Governo Prodi I, e infine senatrice nella XIV, XV e XVI legislatura. Attualmente è presidente dell’Istituto Fratelli Cervi e vicepresidente dell’Anpi, ed è attiva, fra l’altro, nell’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania.
Ecco il testo della lettera che ha inviato ai deputati e senatori del Parlamento Italiano e ai membri del Parlamento dell’Unione Europea sul colpo di stato che sta sconvolgendo la Birmania:
“Colleghi Parlamentari,
in queste ore ci giungono notizie drammatiche dal Myanmar. La macchina del colpo di stato che si è messa in moto il 1 febbraio, poche ore prima dell’insediamento del nuovo Parlamento nato dalle elezioni politiche dell’8 novembre scorso, sta stritolando il popolo birmano e lo stato di diritto. Molti arresti, incarcerazioni di massa, ordine alle forze armate di sparare sui manifestanti, oscuramento di internet, interruzioni della telefonia.
Anche la pandemia rischia di precipitare fuori dal controllo.
Nel Paese sta crescendo la disobbedienza civile: nei servizi, negli apparati ministeriali, nella vita quotidiana. Siamo a conoscenza di atti di obiezione di coscienza all’interno della polizia e dell’esercito.
Confinati in questi giorni, adesso i Parlamentari vengono arrestati. Alcuni si danno alla macchia. Tutto sta avvenendo in diretta di fronte al mondo.
Dal 2008 al 2013 ho costituito nel Parlamento italiano, con altri, l’Associazione Parlamentare Amici della Birmania, bipartisan. In questi anni il mio rapporto con Aung San Suu Kyi e con il popolo birmano si è fatto molto intenso.
Vi chiedo oggi di intervenire in tutti i modi possibili, per chiedere la liberazione degli arrestati e il ritorno alla democrazia come è scritto nella dichiarazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU al termine della sua riunione del 4 febbraio scorso.
Chi è il Tatmadaw, l’Esercito del Myanmar, per imporsi al mondo, alle democrazie, ai Parlamenti che rappresentano i popoli, per sequestrare un intero paese?
Esprimete la vostra condanna, non riconoscete il golpe, sostenete Aung San Suu Kyi e il popolo birmano, date loro voce mentre non possono parlare. I Parlamenti democratici difendano la democrazia, quando altri vogliono soffocarla contando sull’indifferenza.
Sul sito www.amiciziaitaliabirmania.it dell’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania “Giuseppe Malpeli” troverete molte notizie. Io sono raggiungibile al numero +393483384820, e alle e-mail soliani.albertina@gmail.com e presidente@istitutocervi.it.
Attualmente sono Presidente dell’Istituto Alcide Cervi e Vice Presidente nazionale dell’ANPI. Onorare la Resistenza significa questo, oggi e ovunque nel mondo.
Grazie per quanto potrete fare. Il Myanmar è a mani nude, ha bisogno del mondo. Il mondo democratico siete voi, siamo noi.
Diamo speranza al Myanmar. Questo è un banco di prova per tutte le democrazie, in questi primi anni del XXI secolo.
I parlamentari eletti in Myanmar si sono coraggiosamente riuniti e hanno pubblicato la dichiarazione che vi allego.
Vi sono vicina.
Albertina Soliani
ALLEGATO: Lega Nazionale della Democrazia – Myanmar
Dichiarazione 2/2021 dei “Rappresentanti della Pyidaungsu Hluttaw”
5 febbraio 2021