AFGHANISTAN, COSA PUO’ FARE L’OCCIDENTE (E L’EUROPA IN PARTICOLARE)?

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L’analisi (iperrealista) di Romano Prodi: “La strada obbligata del dialogo con i talebani” (Messaggero). L’editoriale realista ma anche coraggioso di Agostino Giovagnoli: “Cosa può fare l’Occidente” (Avvenire). L’editoriale, forse un po’ retorico, di Massimo Giannini: “L’Occidente tra ipocrisia e apocalisse” (La Stampa). Quello impegnato di Maurizio Molinari: “Dalla parte delle donne afghane” (Repubblica). L’analisi obiettiva di Sergio Fabbrini: “A Kabul in scena errori americani e debolezze europee più che non il declino dell’Occidente” (Sole 24 ore). L’analisi liberale di Angelo Panebianco: “L’imputato occidentale e le pulsioni antiamericane” (Corriere della sera). Dice bene Andrea Bonanni: “L’Europa di fronte al dramma di Kabul. E’ il tempo delle verità scomode” (Repubblica). Sulla stessa linea Gilles Kepel: “L’Occidente non fa più paura. Ora è necessario costruire una difesa comune europea” (intervista a La Stampa). Ma Marta Ottaviani annota: “Quei muri di Erdogan e Atene: un’altra vergogna per l’Europa” (Avvenire). Viviana Mazza riferisce le critiche negli Usa a Biden: “La ‘dottrina’ Biden: un’idea ristretta e pragmatica di interesse nazionale” (Corriere). Nadia Urbinati analizza gli intenti della Cina in Afghanistan: “La Cina riempie il vuoto americano, negando i diritti umani universali” (Domani). Un’analisi di Roberto Bongiorno sul Sole 24 ore sulle risorse dei talebani: “Oppio, racket, miniere e talco: le ricchezze dei talebani”. E ancora: Linda Laura Sabbadini, “Diritti delle donne: mobilitiamoci tutti” (La Stampa) e Paolo Branca, “Le fatwe e la sharia, cosa cambia per le donne” (intervista al Corriere).

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