NEWSLETTER DELL’8 DICEMBRE 2021
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Per motivi di salute del redattore che se ne occupa, le Segnalazioni e la Rassegna stampa sono ferme al 29 novembre. Riprenderanno, con tutta probabilità tra qualche giorno.
IN EVIDENZA
Non è sbagliato solo lo sciopero, ma anche la politica che l’accompagna, di Sandro Antoniazzi
L’Europa-fortezza non è la nostra Europa, di Guido Formigoni
Chiesa e Sinodo. Ora è il momento di cambiare, intervista a Cettina Militello a cura di Giandiego Carastro
Ascolto e parresia nella Chiesa (a proposito di una commento di Franco Agnesi), di Giancarlo Martini
SEGNALAZIONI
Suicidio assistito, il primo sì: turbamento e riflessione tra i cattolici, con le prime reazioni tra laici e cattolici (Eugenia Roccella, Bruno Forte, Gaetano Quagliariello, Luigi Manconi, Marco Grieco) e la questione dell’ammissibilità del relativo referendum affrontata da Roberto Romboli
LA NOSTRA RASSEGNA
Il campo riformista secondo Marco Bentivogli. Il dibattito sulla cannabis, con articoli vari tra cui l’intervista del Corriere della sera a Matteo Renzi, “Sul Colle è giusto votare tutti insieme”, e il commento di Stefano Lepri “Fabrizio Barca, il sogno di un’altra politica”
La sfida esistenziale della transizione verde. Il nodo della disuguaglianza, con articoli di Lucrezia Reichlin, Ngozi Okonio-Iweala, Alberto Orioli, e i commenti di Romano Prodi e Barbara Spinelli al Trattato Italia-Francia
L’intesa Italia- Francia. Vigilia di una legge sul fine vita, con il testo del Trattato e i commenti di Vittorio Parsi e Franco Venturini, e un intervento di Goffredo Bettini, “Per una democrazia con il popolo”. Inoltre una serie di interventi sul fine vita: F. Mastrofini, V. Mancuso, V. Zagrebelsky, F. Camon, D. Di Cesare; e un articolo di Luigi Bruni sulla religione del consumo.
Draghi, l’antipapa? con un singolare articolo pubblicato da Il Fatto che mette a confronto le posizioni di papa Bergoglio e del premier Draghi sulla finanza, e con anche un saggio di Charles Taylor, “La democrazia logorata va ricostruita dal basso”, un intervento di Enrico Morando sul futuro del Pd e uno di Fabio Bordignon sul M5s “partito di tutti e di nessuno”