Parole del papa e sul papa. Continuità con Ratzinger, dicono alcuni…

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“Si è già potuto vedere come il linguaggio emozionante e teologicamente fondato delle prime parole non è più del tutto lo stesso quando il papa legge, come è inevitabile, discorsi scritti (un genere letterario, non a caso, mai praticato da Gesù)”. Così scrive nel suo pensiero della settimana, n. 425, Piero Stefani (“Papa Francesco”). “E’ papa ma non lo vuol dire”: questo il titolo del servizio di Sandro Magister sul sito che gestisce, in cui commenta un articolo de La Civiltà Cattolica a firma del canonista gesuita Gianfranco Ghirlanda, già rettore della Pontificia Università Gregoriana, dal titolo “Il ministero petrino”, che apparirebbe come un velato rimprovero a papa Francesco. “Vi immaginate se fosse stato eletto Scola?”: così inizia un articolo di Vittorio Bellavite, portavoce italiano di Noi Siamo Chiesa, pubblicato sul sito dell’associazione (“Questo vescovo di Roma dà speranza. Finalmente”). Un articolo di Luca Kocci sul Manifesto (“Il relativismo di Francesco”) e uno di Andrea Tornielli su La Stampa (“Un’immagine inedita in duemila anni di storia della chiesa”). L’omelia di papa Francesco per la domenica delle palme, e un frammento del libro sul papa tradotto dallo spagnolo e pubblicato in questi giorni dalla EMI, in cui è riportata un’ampia riflessione del card. Bergoglio sulla corruzione (“Peccatori sì, corrotti no”, da Il Sole 24 Ore).

 

 

 

 

 

 

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