Flavia Franzoni Prodi è morta mentre, con il marito Romano ed alcuni amici, era in cammino per un sentiero francescano in Umbria. Il suo cuore alla fine non l’ha più accompagnata.
Per la Rosa Bianca si tratta della perdita di una persona cara, di un lutto di famiglia. La ricordiamo, insieme al marito, alle nostre Scuole: una presenza sorridente, discreta ed amica.
La sua competenza – innervata di teoria e di pratica – sui temi del servizio sociale, mettendo a frutto la lezione di Achille Ardigò, era un tratto fondamentale che la poneva subito in sintonia con la sensibilità civile, gli interessi e la storia della Rosa Bianca. E tale sintonia era poi rafforzata dalla spiritualità, di ascendenza dossettiana, dei coniugi Prodi.
Flavia Franzoni e Romano Prodi, con gli oltre cinquant’anni di matrimonio e una bella famiglia, ci hanno testimoniato come l’impegno politico possa naturalmente intrecciarsi, senza forzature, con scelte di vita e con valori forti, evangelici e democratici, così da costituire una trama esistenziale compatta e resistente, nella coerenza. Noi, nella Rosa Bianca, li abbiamo visti sempre così: una coppia molto unita, nella vita familiare, negli ideali socio-civili, nella politica. Ed è proprio questa la politica che ci piace e che ci manca. Ora ancora di più, con la scomparsa della signora Flavia.
Fin dai tempi della Lega Democratica abbiamo avuto la testimonianza, semplice ma molto radicale, di coppie che condividevano, in modi certo diversi, un impegno civile, culturale e politico, che era individuale, ma in una nitida dimensione coniugale: ricordiamo i coniugi Scoppola, i coniugi Pedrazzi, i coniugi Gaiotti, i coniugi Giuntella. Flavia Franzoni e Romano Prodi continuavano questa prospettiva di vissuti esistenziali cristiani coniugali, democraticamente impegnati.
Il cuore di Flavia, proprio quel cuore che alla fine non ha retto, è stato un cuore grande e generoso: affaticato dall’avventura umana, ma sereno e felice. Un cuore non ripiegato su cerchie umanamente ristrette, ma aperto agli orizzonti più ampi dell’amore per il prossimo, con gentilezza e mitezza.
Siamo vicini, con un fortissimo abbraccio fraterno, a Romano e ai suoi figli, in questo momento così doloroso della perdita e del distacco.
La fede cristiana, testimoniata senza ostentazioni ma con limpidità da Flavia, ci consola e ci dice che la vita non è tolta ma trasformata. E così vogliamo vedere Flavia, sorridente e felice, volgersi indietro verso di noi, amici ed amiche della Rosa Bianca, per un ultimo saluto, mentre continua il cammino, per il suo sentiero francescano, accompagnata da S. Francesco e da S. Chiara, verso l’abbraccio con il Padre.
Fulvio De Giorgi
Celestina Antonacci
(Presidenti della Rosa Bianca)
16 Giugno 2023 at 08:23
“Sentinella, quanto resta della notte? La sentinella risponde: Viene il mattino, e poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!” (Isaia 21, 11-12)
La notte incombe e invade l’animo di tutti, anche di noi che, pur non avendo personalmente conosciuto la signora Flavia, ne abbiamo apprezzato il suo esempio e la sua testimonianza di donna impegnata, di moglie, di madre, e di nonna premurosa.
In questi momenti di tristezza, che ci vedono, in certo qual modo, tutti uniti nel ricordo di lei, scomparsa così improvvisamente e in modo tanto inaspettato, ci siamo calati nel silenzio della notte per ritrovare quel filo di speranza che ridona pace e conforto, soprattutto a chi rimane quaggiù a piangerne la scomparsa:
“La morte non spezza l’amore. La persona che “perdiamo” porta con sé qualcosa di noi attraversando la soglia della morte. Porta con sé tutta la gioia e il dolore che abbiamo condiviso con lei. E l’amore che abbiamo provato per il defunto non ci viene tolto, ma viene trasformato. Possiamo chiedere ai defunti che ci accompagnino interiormente, che ci diano forza quando ci sentiamo deboli e che ci mostrino la via quando siamo disorientati”. (P. Anselm Gruen)
Carissimi familiari della signora Flavia, non tutto scompare e si dilegua nell’arco dell’esistenza, pur bella e gradita a Dio, ma continua oltre il tempo breve della vita di ogni donna o uomo, prolungando la relazione in una forma nuova, più intima, che proviene dallo Spirito di Dio che è in noi.
Dio nel suo mistero guida la vostra storia. Vi consoli la certezza che la sua Storia è sempre storia d’amore, che dà senso e significato ad ogni esistenza umana, come è stata quella della vostra cara Flavia.
Quanto a noi, nel cogliere l’invito del “Sommo poeta”, non mancheremo, in queste sere “buie e tristi” del solstizio d’estate, quando il giorno è più lungo e la notte è più breve, di alzare il nostro sguardo al cielo a “riveder le stelle”, per scorgere in quel “universo mondo” il bagliore della “vostra stella Flavia” e, spontaneamente, unirci a voi in una semplice preghiera d’amore.
Chieve, 16 giugno 2023 Con sentimenti di cristiana vicinanza,
partecipano
Ettorina e Lino Tosetti
R/o: Lino Tosetti, Via Lanfranco 10/B 26010 Chieve (Cr)
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