“Come potranno contribuire i cattolici italiani alla rinascita del Paese?”. Questa la domanda alla base dell’articolo di mons. Bruno Forte sul Sole 24 Ore (“Costruttori di ponti per la rinascita dell’Italia”). E osserva: “la diaspora dei credenti nelle diverse espressioni politiche e sociali non pare apportare al Paese quel soffio di profezia e quell’incisività di azione di cui diedero prova i cattolici nell’immediato dopoguerra e nei primi anni della crescita italiana”. Una qualche assonanza con Bruno Forte ce l’ha l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera (occhiello: “L’intolleranza verso la religione”, titolo: “Una libertà minacciata”) nel quale l’autore elenca il ripudio dalla scena pubblica che un po’ ovunque in Europa colpisce la religione cattolica. Di Luigino Bruni, su Avvenire, una singolare e bella riflessione sulla perdita odierna del contatto con le persone in carne e ossa (“Il limite e la potenza”). Tutto è in vendita? Se lo chiede il filosofo Michel Sandel intervistato su Repubblica da F. Rampini (“Valori supermarket”).