Sul Pd: Franco Monaco, “Non si combatte Renzi cambiando le regole” (Europa 22/6); stessa posizione per Rosy Bindi sul Corriere della Sera: “E a sorpresa la Bindi dà ragione a Renzi. ‘Niente cambi di regole per bloccarlo’”; d’accordo anche Pierluigi Castagnetti sull’Unità che auspica che il Pd si riimmerga nella società per costruire nuovi canali di partecipazione “inventando insieme ad essa anche modalità originali di rappresentanza” (“Il congresso un’occasione. Non parliamo solo di nomi”); Scalfari vede inevitabile la vittoria di Renzi nel Pd, ma ne teme le conseguenze per il partito e il governo (“Quando Renzi vincerà, il gran ballo comincerà”, Repubblica 23/6); Fabrizio Barca rilascia una bella intervista a Left in cui tra l’altro rivela le sue cinque parole-chiave: “concorrenza, merito, lavoro, giustizia e persone, che sono per me – dice – riassuntive delle tre matrici confluite nel Pd” (“Alla ricerca del partito perduto”). Riforme: “Nasce il fronte antipresidenzialista” (Il Manifesto 22/6); Carlo Galli scrive sull’Unità che “L’Italia non è la Francia”; Sergio Fabbrini sul Sole 24Ore parla di un nesso tra riforme economiche e riforma costituzionale (“Larghe intese e opportunità nel puzzle delle riforme”).