A conferma della stima che circonda il neopresidente Sergio Mattarella si può segnalare anche il “Fuori testo” (editoriale) della agenzia-rivista Adista che al nuovo Capo dello Stato italiano ha dedicato l’apertura del n 6 (14 febbraio 2015) col titolo: “Un cattolico presidente, non un presidente cattolico”. Scrive Marcello Vigli: “Si è presentato come arbitro imparziale per assicurare che le regole (della Costituzione) siano applicate ogni giorno da tutti gli organi dello Stato nella consapevolezza che la garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione”. Dopo aver ricordato il suo passato, la sua formazione e aver detto che “il suo passato e la sua formazione lasciano pensare che questo suo impegno non si tradurrà in forme di interventismo prevaricatore”, Vigli ammette che “sono in molti a preoccuparsi proprio per il suo passato di democristiano”, ma spiega che “la sua sarà una presidenza laica e capace di unità” anche perché “pur se non fa mistero del suo essere cattolico … professa una fede profondamente vissuta che nutre di laicità l’impegno politico”.
Vita e Pensiero conclude con il numero 6 (dicembre 2014) l’anno del suo centenario (1914-2014). Lo fa con un editoriale a doppia firme (il direttore Franco Anelli e il cardinale di Milano Angelo Scola) e con gli atti del convegno “Dieci parole. Perché la nostra epoca ha bisogno di Dio”. Le dieci parole sono: crisi e bellezza (commentate da Sergio Givone e Fabrice Hadjadj), mistica e politica (Zygmunt Bauman e Mariapia Veladiano) Misericordia e Giustizia (J.Moltmann e Luisa Muraro), Tecnica e Fraternità (J. Milbank e Natalino Irti), Pace e Silenzio (Michela Murgia e J.Tolentino Mendonça).
Oltre alle consuete notizie del mondo religioso e degli avvenimenti che interpellano la coscienza cristiana Il Regno-attualità di gennaio ha proposto un interessante dossier su “Donne e teologia” (“dire la differenza oltre le ideologie”). A cominciare dalle 23 uditrici al Concilio Vaticano II si snoda un cammino certo non privo di resistenze e di qualche contraddizione, ma che ha comunque portato molte donne ad essere vere teologhe, soggetti e autrici di una riflessione che arricchisce tutta la Chiesa e la storia dell’umanità. Bastino i nomi dell’autrice del saggio Cristina Simonelli, di Maria Cristina Bartolomei, Stella Morra, Serena Noceti, C.C. Canta, M. Perroni, C. Militello, A. Deoriti…
L’importanza del prossimo sinodo dei Vescovi, che sarà dedicato a “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, viene molto sottolineata da Il Gallo (febbraio 2015). La sottolineatura è opportuna perché molti hanno dimenticato che viviamo oggi un periodo intermedio tra la prima e la seconda assemblea sinodale, sempre dedicata alla famiglia. È evidente che il tema è delicato e acuto non tanto per gli aspetti strettamente dottrinali, ma soprattutto per le scelte e i modi pastorali di affrontare la distanza tra dottrina e prassi. Il Gallo ricostruisce molti dati dottrinali, ma soprattutto molte informazioni sulle discussioni e orientamenti teologici, pastorali e disciplinari in materia. Sarà anche molto interessante verificare in che misura saranno interpellati i laici, non solo per una loro eventuale presenza al Sinodo ma anzitutto per una loro partecipazione alle riflessioni preparatorie alle molte domande e agli schemi di lavoro. Sempre su Il Gallo di febbraio molto interessante il ricordo di Rienzo Colla, anima della editrice “La Locusta” (una delle esperienze più ‘povere’ e belle della cultura e dell’editoria cattolica).
(a. Bert.)