AGGIORNAMENTI SOCIALI: Papa Francesco “un ossimoro in carne ed ossa” – LA CIVILTA’ CATTOLICA: la “tentazione del potere” -TRACCE: “come si fa a vivere?” SERVIR: “Rapporto annuale” sull’immigrazione

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Papa Francesco “è un ossimoro in carne ed ossa”. La definizione, seria e spiritosa insieme, è del direttore di Aggiornamenti sociali, l’autorevole gesuita padre Giacomo Costa, nell’editoriale del numero 4 (aprile 2013). E ha ragione perché l’accostamento tra la solennità istituzionale del Pontificato e la semplicità spirituale di papa Bergoglio è tale da sorprendere e persino sconcertare. Vien da pensare che la nostra Chiesa fosse davvero piuttosto addormentata, e a rischio di finire “fuori strada” se il Signore ha ritenuto opportuna di inviarle un tale segnale … Si capisce bene che Francesco abbia suscitato gioia e un’immensa speranza, come si può vedere ad ogni udienza (e all’incontro con associazioni e movimenti ecclesiali per Pentecoste!); ma anche come si può cogliere ascoltando persone semplici che l’hanno visto e ascoltato solo alla radio o alla Tv, ma che hanno colto il suo messaggio, il suo carisma.

E La Civiltà cattolica (n 3908 del 20 aprile) offre una bella meditazione di Jorge Mario Bergoglio sj del 1982 sulla radicale centralità di Gesù nella vita del mondo e della Chiesa. E poi la rivista aggiunge una documentata riflessione sull’impegno del padre Bergoglio contro la corruzione (ben presente anche nella società latinoamericana di allora). L’autore dell’articolo e direttore della rivista, padre Antonio Spadaro lascia trasparire la speranza e la convinzione che “la sfida alla corruzione, assieme a quella alla mondanità spirituale, sarà una delle sfide significative di Papa Francesco”. Il numero successivo del quindicinale (n 3909, del 4 maggio) dedica l’editoriale alla “tentazione del potere”, che consiste nella “falsa convinzione che il bisogno di affermazione e realizzazione di sé possa essere soddisfatto soltanto dal dominio e non attraverso la comunicazione interpersonale e la donazione di sé”. Tentazione dalla quale non sono esenti il mondo religioso ed ecclesiale, né i laici cristiani impegnati in politica giacché “non esistono ambienti esenti dalla tentazione del potere, … magari sotto la speciosa forma di stare agendo a fin di bene…”. Sempre sulla Civiltà Cattolica n 3909 va segnalato l’intervento di padre Francesco Occhetta che, prendendo le mosse e ampliando le considerazioni emerse sul recente numero monografico di Desk (la rivista dell’Ucsi) sottolinea i limiti e rischi dell’attuale informazione politica che “rischia di diventare cameriere della politica… I giornalisti che hanno a cuore la dimensione del servizio pubblico sono in difficoltà a commentare i linguaggi scurrili di alcuni politici o il disprezzo per le istituzioni o per le più alte cariche dello Stato.”

Tracce, la rivista internazionale di Comunione e Liberazione sul numero di maggio prende lo spunto dalle difficoltà della politica e dalla crisi dell’economia, dalla crisi quotidiana che rende difficile la vita a tanti cittadini, per riproporre la domanda di fondo: “come si fa a vivere?”. Parte “dagli stenti della politica e dalla crisi dell’economia” per arrivare a chiedersi: “di che cosa abbiamo bisogno per vivere?”. A che cosa serve la fede … la fede ci può aiutare ad affrontare la crisi, le difficoltà, il vuoto….? In vari modi e con varie voci (e in particolare con quella di Julian Carron) la rivista cerca di dare una risposta o almeno degli stimoli positivi. A proposito della situazione politica italiana il giudizio sul nuovo governo è positivo (“Torna la politica…”) e Julian Carron commenta: “Anche in politica l’altro è un bene”.

Renato Balduzzi, nell’editoriale di Coscienza ricorda che l’impegno oggi più urgente è quello di “testimoniare la speranza”; e cita Aldo Moro che, quarant’anni fa, spiegava, inascoltato anche da tanti cattolici, che “non ci sarebbe stata una vera stagione dei diritti se non si fosse accompagnata a una rinnovata stagione dei doveri”; e ricorda anche gli 80 anni del Meic, celebrati un anno fa con un cordialissimo incontro con papa Benedetto XVI (con foto in copertina del fascicolo 3-4 2012). Sul numero successivo, ultimo del 2012, Coscienza ricorda ancora “il grande dono del Concilio”aperto dalla Gaudet Mater Ecclesia di Papa Giovanni.

Il “Centro Astalli”, associazione e organismo di assistenza agli immigrati, promosso a Roma dai Gesuiti e molto presente sia nella concreta assistenza sia nella diffusione di una cultura dell’accoglienza offre notizie sempre interessanti e concrete con il suo notiziario mensile Servir. Al numero 3-4 aprile è allegato il consueto importante “Rapporto annuale”, cioè un libro che illustra bisogni e problemi dell’immigrazione nel nostro paese e l’ammirevole attività e i progetti del Centro Astalli, animato anche dal Servizio dei gesuiti per i Rifugiati in Italia (www.centroastalli.it).

(a.bert.)

 

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