Una stimolante e intelligente rievocazione della figura di Mino Martinazzoli, la cui lungimiranza e rettitudine forse non fu compresa sufficientemente a suo tempo (anche per i molti interessi in gioco) è ora riproposta da un libro curato da Tino Bino (ed Scholè, Morcelliana, Brescia, 2018) in cui sono raccolti i testi dello stesso Martinazzoli sotto il titolo “Nonostante tutto. Autobiografia”. Ne parla ampiamente Enzo Balboni sul numero 6/2018 di Appunti di cultura e politica, sottolineando la profondità e attualità dell’eredità che Martinazzoli ha lasciato non solo alla politica, ma anche alla cultura italiana (specialmente a quella cattolica). E in vari interventi che seguono, sullo stesso fascicolo di Appunti, Paolo Corsini sottolinea che Martinazzoli invita e aiuta anche oggi i cattolici italiani, ma anche tutti i cittadini davvero democratici, a ritrovare e mettere in azione l’anima dell’agire politico per cercare finalità e usare strumenti adeguati all’ispirazione religiosa e democratica, allo sguardo lungimirante e generoso, alla passione per la libertà e la giustizia … E su questi temi, sullo stesso fascicolo (imperdibile!) si possono leggere gli interventi di Franco Monaco, Enzo Balboni e di Giannino Piana. La rivista Appunti e lo spirito che la guida meriterebbe davvero maggior attenzione e diffusione … se si vuol salvare il tesoro della tradizione cattolico-democratica in Italia!
E ai problemi (difficoltà e speranze) dei cattolici in politica fa riferimento anche il fascicolo 4/2019 di Adista– Segni nuovi con l’intervento di Sandro Campanini che sottolinea come sia importante, e meriti di essere valorizzato sempre di più, il ruolo di collegamento-coordinamento-sviluppo delle realtà associative di ispirazione cattolico-democratica svolto dalla rete “Costituzione, Concilio, Cittadinanza- c3dem”. Dunque chi legge queste pagine, sulle riviste e/o sul sito che ospita questa stessa rubrica, è invita a chiedersi se si può fare qualcosa (dove? con chi?) per sviluppare una più visibile e incisiva presenza del cattolicesimo democratico … di cui il Paese ha bisogno.
Trai fenomeni nuovi e interessanti oggi presenti in Europa c’è quello dei “gilet gialli”. Ma l’informazione che se ne trae dai media (giornali e TV) è in genere molto approssimativa; forse anche interessi politici portano a deformarne l’immagine quasi fossero rivendicazioni di lavoratori in sciopero, o di malcontento delle classi disagiate, o di rivendicazioni ideologiche. Ci sono altre cose, anche importanti e complesse, in quel fenomeno e sarà utile informarsi meglio, perché si tratta di un fatto importante, non di cronaca di colore. Per convincersene converrà leggere ad esempio l’editoriale di Aggiornamenti Sociali di febbraio (Gilet gialli: in ascolto di un conflitto sociale inedito) che ne offre una lettura complessa e, in sostanza, positiva. E merita di esser meditato anche l’articolo della Civiltà Cattolica (n 4046 del 2 febbraio 2019) secondo la quale “il movimento dei gilet gialli manifesta i mali profondi di numerose società occidentali. La crisi multiforme che esso rivela ha radici antiche, che riguardano sia la filosofia sociale e l’economia, sia il collasso delle tradizioni cristiane e socialiste, è una crisi che esprime lo sfaldamento sociale e la rottura tra la classe dirigente e il popolo”.
Il Segno della diocesi di Milano è un mensile diocesano che ha la sostanza di un’ottima rivista di cultura, unita all’ispirazione religiosa, all’attenzione ai segni dei tempi e all’impegno di esprimersi in modo comprensibile anche per i cittadini comuni. L’attenzione agli avvenimenti, mondiali e locali, la vicinanza agli umili e agli uomini in ricerca si accompagna alla piena e gioiosa affermazione della visione cristiana del mondo e degli uomini. Ed è significativo che il gruppo redazionale e collaboratori sia in gran parte fatto di laici e laiche.
A conclusione delle iniziative per festeggiare il 150° anniversario dell’Azione Cattolica Italiana, la rivista Il Regno (attualità 2/19) offre una bella rivisitazione del percorso storico della più antica associazione laicale. Vi si racconta la cronaca dell’incontro svoltosi il 6/7 dicembre scorso a Roma, Palazzo Sant’Andrea, sede dell’Archivio storico della Presidenza della Repubblica. Di ben diverso tono l’editoriale, di Gianfranco Brunelli esprime una sincera e motivata preoccupazione per il degrado della democrazia italiana. Il contratto di governo tra Lega e 5stelle infatti “definisce l’Italia come il campo nel quale i due gruppi si ritagliano, ciascuno per la propria parte, uno spazio di sviluppo politico-elettorale, mettendo assieme provvedimenti che assieme non stanno né per filosofia di fondo né per il principio di realtà dato dal fatto che non ci sono soldi”.
(a.bert.)