Riportiamo per intero il testo dell’editoriale che il sociologo Maurizio Ambrosini, esperto di problemi delle migrazioni, ha scritto per l’Avvenire del 3 marzo. L’occhiello, sopra il titolo dell’articolo, dice: “Profughi e fine della compassione”. “Forse per non cedere terreno a forze illiberali – scrive Ambrosini -, la Ue sta adottando la visione, gli standard morali e le strategie proposte da queste stesse forze. Le sta legittimando sul piano culturale, preparando per sé un futuro ancora più inquietante”.