4 Febbraio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA SPARATORIA RAZZISTA DI MACERATA, E IL MOMENTO POLITICO

4 Febbraio 2018

Molto sbilanciato a sottolineare l’esigenza (reale) di risanare la piaga di un’immigrazione mal contenuta e lasciata ai margini il commento di Antonio Polito alla sparatoria razzista di Macerata (“Ora niente sia più come prima”, Corriere della Sera). Opposto il taglio del commento di Massimo Giannini, su Repubblica, molto polemico con Lega e destre (“Chi fa finta di condannare”). Gianni Riotta su La Stampa tiene in qualche equilibrio la condanna del gesto e l’attenzione all’insicurezza provocata anche dall’immigrazione non integrata (“Dove nasce il seme dell’odio”). Forte e limpido il commento di Giuseppe Anzani su Avvenire, senza equilibrismi e senza sconti (“Il barile di polvere”). Cauto e pensoso l’intervento di Paolo Pombeni sul Sole 24 ore (“Il rischio delle parole e la forza dei fatti”).

SUL MOMENTO POLITICO: il testo completo del programma del Pd; i commenti di Chiara Saraceno (“Una positiva rottura, ma con diversi punti oscuri”) e Carlo Cottarelli (“Non è chiaro dove si faranno i tagli per risanare il bilancio”) su Repubblica. L’ironia di Marcello Sorgi sulla campagna elettorale: “Il fascino immortale della DC” (La Stampa) e i saggi consigli di Stefano Folli al Pd: “Alla rincorsa del partito degli indecisi” (Repubblica). Una nota che guarda con una qualche fiducia al futuro quella di Nunzio Galantino, segretario della Cei, sul Sole 24 ore (“La triplice urgenza sulla via del voto”). Il come la pensa Giuseppe De Rita nell’intervista fattagli da Alberto Abruzzese su Il Dubbio (“Meno odio più libido”). Ritratto-intervista di Andrea Riccardi fatto da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera (“Quando Wojtyla mi disse: soltanto io difendo l’Italia”).

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3 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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RANIERO LA VALLE RICORDA ALBINO LONGHI

3 Gennaio 2018

Albino Longhi non fu solo lo “storico” direttore del Tg1, scrive La Valle nella newsletter di “chiesa di tutti chiesa dei poveri” (non si firma ma è abitualmente è lui che scrive); è stato anche il caporedattore bolognese de “L’Avvenire d’Italia” ai tempi del concilio Vaticano II.

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17 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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PERCHÉ TANTA OPPOSIZIONE A PAPA FRANCESCO?

17 Dicembre 2017

Su Repubblica del 16 dicembre Alberto Melloni indica una nuova sfida per papa Francesco in questo tempo di cambiamenti della chiesa: “Francesco e la frontiera del celibato”. Il quotidiano La Verità, nello stesso giorno, pubblica un’anticipazione del nuovo libro di Aldo Maria Valli, vaticanista della Rai,in cui l’autore immagina il futuro della chiesa: “Così la chiesa di Francesco XXX completerà la sua dissoluzione”.  Giorni fa Enzo Bianchi, su Famiglia cristiana, ha scritto: “Perché tanta opposizione a papa Francesco?”. Carlo Molari su Rocca, un mese fa, ha scritto: “Francesco e i suoi 62 correttori”. Su Adista Segni Nuovi del 16 dicembre, un articolo di Daniele Menozzi: “Con Francesco aggiornamento o tramonto della dottrina sociale?”. Sulla rivista on line Polis di Salerno, Stefano Pignataro scrive: “Don Giovanni Tangorra (Meic): ‘La Sinodalità esprime l’essere della Chiesa’”. Luca Rolandi: “Francesco: attenti a non cadere nei peccati della comunicazione” (la Stampa Vatican Insider). Pietro Perone, “Don Riboldi, il vero prete antimafia” (Mattino). Giannino Piana, “La pena di morte e la verità cristiana” (Il Gallo). Bruno Forte, “Stop al nucleare e cure a chi soffre disuguaglianze” (Sole 24 ore). Roberto Scarcella, “Europa, le chiese in vendita diventano negozi o moschee” (La Stampa). Don Pietro Magno, “Nessuna paura, presto sarà normale vedere ovunque più minareti che campanili” (intervista a La Stampa).

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10 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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La pubblicità, cifra del mondo in cui viviamo

10 Dicembre 2017
di Nino Labate

 

Se c’è qualcuno che vuole farsi ridere in faccia, non deve fare altro che affermare l’inutilità della comunicazione pubblicitaria. Quella comunicazione che nelle sue diverse configurazioni socioculturali, semiotiche e linguistiche è tesa a convincere i consumatori a comprare un certo prodotto, una certa marca di oggetto, un certo bene di consumo, ecc. E, non per ultimo, quella che condizionerebbe a votare per un certo partito e per un certo uomo politico. Ma. di fronte alle “fake news”, il cittadino è veramente indifeso?

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12 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SE ANCHE IL “CORRIERE DELLA SERA” ….

12 Settembre 2017

“Violentata ragazza finlandese. Ha il permesso di rifugiato”. Titola così il Corriere della Sera, in prima pagina, con molta evidenza. Sarebbe già scorretto dare risalto, nel titolo, al fatto che l’autore dello stupro è un cittadino straniero. Ma addirittura collegare, nel titolo, e per di più in prima pagina, lo stupro al fatto che l’autore abbia un permesso di soggiorno di rifugiato sembra davvero insensato. Perché il messaggio che si manda non è solo che il reato è più disonorevole perché commesso da chi ha ricevuto protezione da parte del Paese in cui ora vive (su questo si può anche essere d’accordo). Ma il messaggio è, piuttosto, che non ci si può fidare dei rifugiati, e che i permessi di soggiorno sarebbe meglio non darli. Non è davvero buon giornalismo.

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1 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“DEMOCRATICA”

1 Luglio 2017

Ieri, 30 giugno, è uscito il primo numero di “Democratica”, il nuovo quotidiano online del Pd. Direttore è Andrea Romano. Vice-direttore Mario Lavia. “Democratica – si legge – nasce per essere la voce del PD: un quotidiano digitale e multimediale, gratuito e diffuso a metà giornata attraverso tutti i nostri canali social. Un luogo virtuale ma concreto, da costruire insieme a voi”. Qui le istruzioni per scaricarlo. Qui il primo numero. (Intanto L’Unità, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, sembra essere definitivamente, e un po’ malamente, ma forse inevitabilmente, uscito di scena).

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3 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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Coinvolgere i cittadini, far emergere i talenti. Intervista a Susan E. George

3 Giugno 2017
di Giandiego Carastro

 

Già docente all’Università di Pisa, pedagogista, autrice teatrale, esperta di percorsi di partecipazione democratica, Susan E. George  è  presidente dell’AIP2 (Associazione italiana per la partecipazione pubblica). “Il nostro problema – dice – è l’incapacità di avere una discussione pubblica seria, approfondita sulle cose che contano”.

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21 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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Chiesa e 5 stelle

21 Aprile 2017
di Vittorio Sammarco

 

Davvero, come dice il direttore dell’Avvenire, Marco Tarquinio, nell’intervista rilasciata al Corriere della sera il giorno dopo a quella data da Grillo al suo giornale, i tre quarti dei temi “grillini” sono in sintonia con i temi cattolici? Davvero si può fare un’analisi sui singoli punti selezionandoli e sommandoli in modo avulso dalla visione generale della politica, della democrazia, del futuro?

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12 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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SUL CASO GRILLO. SUL CASO CONSIP. SULLE PRIMARIE PD

12 Aprile 2017

SUL CASO GRILLO: “Gran lettera al Foglio del vicepresidente dei senatori Pd”: così il direttore del Foglio presenta sul suo giornale una lettera di Alessandro Maran (“Contro i grillismi, meno male che c’è anche Berlusconi”). E Claudio Cerasa scrive poi un suo commento: “Manifesto del buon senso antisfascista”. Valerio Onida, intervistato da Repubblica, dice di Grillo: “Il fondatore vittima delle sue stesse norme. Non ha l’ultima parola”. Anche Massimo Villone sul Manifesto commenta la sentenza della magistratura sul caso Grillo a Genova: “Se la forma fa a pugni con la sostanza”. Matteo Marcelli su Avvenire: “I giuristi: la votazione va ripetuta. Serve la legge sui partiti”. Più in generale sui 5 Stelle un interessante articolo di Alessandro Campi sul Mattino: “Se operai e imprenditori votano M5S”. SUL CASO CONSIP: Marcello Sorgi, “Una svolta che riapre la partita” (La Stampa). Luciano Violante, in un’intervista al Corriere Fiorentino: “Qualcuno ha chiesto a quel carabiniere di falsare le prove”. Mauro Calise, “Le carriere sotto la ghigliottina del fattore ‘M’” (Mattino). Claudio Cerasa sul Foglio: “Dramma italiano, la Repubblica delle patacche”. SUL PD E LA SINISTRA: l’editoriale di Stefano Folli su Repubblica sul Pd e la legge elettorale (“Il colpo d’ala che non c’è“) e quello di Marcello Sorgi su la Stampa (“La pantomima incrociata sulla legge lettorale“). Un’intervista di Andrea Orlando al Manifesto: “Pd, assurdo correre soli alla sconfitta”. Paolo Delgado, “L’addio di Rosy Bindi, la pasionaria amata e odiata” (Il Dubbio). Goffredo Bettini sul Manifesto (“La rete a 5 stelle non è la soluzione alla crisi della rappresentanza”) replica con considerazioni interessanti a un articolo di Aldo Carra (“Le primarie lanciano un leader, non rigenerano la democrazia”).

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4 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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LA DEMOCRAZIA NELLA TRINCEA DEI GAZEBO

4 Aprile 2017

Un’analisi di Marzio Barbagli sull’evoluzione del disagio tra le classi sociali in Italia negli ultimi 15 anni (“Se il malcontento è di classe”, lavoce.info). Sabino Cassese, in un colloquio con Il Foglio, racconta “Come nasce una repubblica neopopulista”. Maurizio Ferrera, in un editoriale del Corriere della Sera, esalta la funzione delle forze politiche di responsabilità nazionale: “I nuovi populismi e l’assedio ai valori condivisi”. In qualche modo la pensa così anche Mauro Calise, guardando alle primarie Pd: “La democrazia nella trincea dei gazebo”. Viceversa Michele Prospero sul Manifesto critica “il populismo di sistema” e difende i  5 Stelle: “Da Rousseau a Marx: la risposta dell’antipolitica”.  Sul Corriere un’intervista a Davide Casaleggio: “Il candidato premier? In autunno il nome”.  Su Il Dubbio Enrico Novi scrive: “Davigo e Ardita sogno (quasi) proibito dei grillini”. In un ricordo del giornalista del Sole 24 Ore, Fabrizio Forquet, Sergio Fabbrini critica il giornalismo che si oppone al potere ‘a prescindere’ (“Un anno senza la passione di Fabrizio”). Mentre Stefano Rodotà, intervistato da Repubblica, dice: “La politica non tocchi le intercettazioni”, Enrico Novi su Il Dubbio riferisce il parere del capo della Procura di Roma: “Pignatone contro la gogna mediatica e la giungla delle intercettazioni” . Assai ironico Paolo Mieli sul Corriere sul rapporto tra magistrati e politica: “La variante pugliese della giustizia italiana”.

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