7 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Mino Martinazzoli: una testimonianza esemplare

7 Settembre 2016
di Pierluigi Castagnetti

 

Pubblichiamo il discorso che l’autore ha tenuto il 6 settembre a Brescia, alla presenza del presidente Sergio Mattarella, per commemorare Mino Martinazzoli, morto cinque anni fa. Il testo del suo discorso, “Il valore e l’attualità dell’impegno nelle istituzioni. Mino Martinazzoli: una testimonianza esemplare” è apparso sul suo blog.

 

Non è la prima volta in questi cinque anni che mi capita di ricordare Mino Martinazzoli qui a Brescia, e sempre l’ho fatto con una certa circospezione, perché qui ci sono i suoi amici più cari che lo conoscevano meglio di me e perché questa città è considerata a ragione la capitale di quel cattolicesimo democratico che ha avuto nei Montini, nei Bazoli, nei Trebeschi, in Teresio Olivelli, nel sindaco Boni, in Franco Salvi e da ultimo Martinazzoli i suoi esponenti di punta.

Ma oggi sono ancora più imbarazzato a parlarne di fronte a Lei, signor Presidente della Repubblica, che di Martinazzoli è stato amico vero e collega, in parlamento e in diversi governi e, dunque, potrebbe darne una testimonianza ben più significativa della mia.

Cercherò di attenermi al titolo che il sindaco Delbono ha voluto dare a questo mio intervento: “Il valore e l’attualità dell’impegno nelle istituzioni. Mino Martinazzoli: una testimonianza esemplare”.

E partirò da un’affermazione proprio di Martinazzoli: “Non ho scelto la politica per vocazione e non considero la politica una professione. Ho vissuto la politica come un servizio – richiesto e insieme dovuto – verso la comunità”. Parole oggi un po’ desuete, che andrebbero esaminate una a una.

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4 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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CARLO DONAT-CATTIN E LA SINISTRA SOCIALE DELLA DC. UN LIBRO

4 Settembre 2016

“La sinistra sociale. Storia, testimonianze, eredità” è un libro curato da Giorgio Merlo e Gianfranco Morgando, edito da Studium (pp.248 € 16,50), con una prefazione di Enzo Mazzi. Lo recensisce sull’Unità Francesco Piazza (“’La sinistra sociale’, un libro anche per l’oggi”). Il libro documenta il percorso dell’area politico-culturale raccolta intorno a Carlo Donat-Cattin, e, tra le altre, alla rivista Settegiorni.

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3 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL SÌ, IL NO E ANCHE IL DUBBIO. IL “DE GASPERI” DI BOLOGNA DISCUTE LA RIFORMA IN 4 SERATE

3 Settembre 2016

L’Istituto de Gasperi di Bologna organizza una serie di incontri sulla riforma della Costituzione e il prossimo Referendum. Gli incontri si tengono il 12, 16, 19 e 21 settembre alle 21 presso il Convento di San Domenico.  Il testo della riforma verrà distinto in tre grandi parti (relativamente) autonome. Ognuna di esse verrà trattata in una serata distinta: un esperto illustrerà le cose più importanti oggetto di lettura; dopo la lettura e l’illustrazione, brevi interventi dei partecipanti; poi interventi d’insieme dell’esperto e dei partecipanti. L’ultima serata sarà dedicata al confronto tra le ragioni del “si” e quelle del “no”, dando peraltro voce anche alla ragioni del “dubbio”. Vedi il programma.

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20 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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IL VESTITO DELLE RELIGIONI

20 Agosto 2016

Alberto Melloni indica i problemi che sono sotto alla querelle sul burkini e dunque all’ostensione pubblica dell’appartenenza religiosa: “Il vestito delle religioni” (Repubblica). Marcelo Sanchez Sorondo, consigliere di papa Francesco, a proposito dell’Imam che ha postato la foto delle suore in riva al mare, dichiara: “Bene l’Imam. Ogni scelta religiosa o meno va rispettata” (intervista a Repubblica). Il biblista Alberto Maggi legge criticamente vecchio e nuovo testamento: “La polemica sul burkini e quei divieti della Bibbia…”. Massimo Campanini, “La nuova fede degli anti-burkini” (Il Fatto). Sul problema in ottica anglosassone scrivono Michael Walzer (“Sui simboli religiosi accettiamo grandi differenze, ma si rispetti la Costituzione”, intervista al Corriere) e Massimo Gaggi (“Più regole o scelte libere. Quel divario culturale col mondo anglosassone”, Corriere). Sulla Germania scrive Tania Mastrobuono: “Germania. Mostrare il volto è un dovere sociale” (La Stampa). Sulla Francia Philippe Portier: “Dalle radici cristiane alla difesa della Repubblica contro il multiculturalismo” (intervista al Corriere).

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26 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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L’EUROPA DELLA PAURA E DELLA SFIDUCIA

26 Luglio 2016

“Tenere insieme una democrazia capace di parlare solo di diritti in un contesto economico di bassa crescita e in un quadro internazionale disordinato e carico di violenza è il problema che abbiamo davanti”: così Mauro Magatti sul Corriere della Sera (“Le sfide dopo la fine del neoliberismo”). Sempre sul Corriere Ernesto Galli Della Loggia parla della difficoltà psicologia di credere nel futuro, oggi in Europa, anche a causa della delegittimazione, operata da elite “superficialmente progressiste”, di fattori quali “l’impiego della forza, la dimensione dello Stato, e il Cristianesimo”, che ha provocato “un vuoto sociale e culturale enorme” (“Noi europei e la paura del declino”). Zygmunt Bauman, in un’intervista allo stesso giornale, dice che le radici dell’insicurezza sono molto profonde e evidenzia che si vive ormai in una situazione cosmopolita senza però averne una consapevolezza adeguata (“Alle radici dell’insicurezza”). Su Repubblica di ieri Ilvo Diamanti aveva scritto che viviamo “tempi feroci” (“La banalità del terrore”) e oggi Marc Lazar sullo stesso giornale analizza il populismo montante e scrive che “siamo in attesa di risposte forti per dare più sicurezza agli europei senza rimettere in discussioni i nostri valori”, di “un nuovo orientamento della politica europea”, ma il timore è che i nostri dirigenti attuali non siano all’altezza, e che dunque debba muoversi la società civile (“L’Europa ritrovi il suo coraggio”). Sul Corriere della Sera Antonio Polito ammonisce che “I populisti vanno presi sul serio”.  Sul Secolo XIX Franco Cardini invita a reagire alla paura e scrive che “L’epoca della paura spinge a recuperare l’antico rapporto con la vita”. Andrea Bonanni, ancora su Repubblica, scrive che i comportamenti di fiducia, di cooperazione e di solidarietà che sono stati alla base dell’Unione europea non sono un lusso a cui poter rinunciare oggi di fronte alle difficoltà e alla paura: sono le strutture portanti su cui basare la nostra esistenza (“L’Europa e il prezzo della sfiducia reciproca”).

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24 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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MATTEO RENZI: “COSÌ RIFAREMO L’UNIONE”. PRODI E LA BREXIT, TRUMP, LA CRISI GLOBALE, LA SOVRANITA’

24 Luglio 2016

EUROPA – Matteo Renzi, “Così rifaremo l’Unione” (Unità). Lina Palmerini, “Dopo gli attentati torna il dilemma nel Pd tra paura e valori di sinistra” (Sole 24 Ore). Gianni Toniolo, “Il rischio globale e il dilemma Italia” (Sole 24 Ore). BREXIT – Romano Prodi, “Il lungo addio degli inglesi giova soltanto alla Germania” (Messaggero). STATI UNITI – Maurizio Molinari,Usa, cambia il rapporto con il potere” (La Stampa). Timothy Garton Ash, “Il ‘progetto rabbia’ di Trump che spacca l’America” (Repubblica). MONDO – Biagio De Giovanni, “La crisi del mondo globale” (Il Mattino). SOVRANITA’ – Eugenio Scalfari, “Il Califfo e il fulmine di Zeus sul popolo sovrano” (Repubblica). Natalino Irti, “Antipolitica e tecnocrazia” (Corriere della Sera). Arjan Appadurai, “Il risveglio degli stati nazionali (ma l’Occidente non è in declino)” (intervista su ‘Lettura’ del Corriere).

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22 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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IL FALLIMENTO DEL LIBERALISMO IMPOLITICO

22 Luglio 2016

MONDO – Due filosofi, intervistati dall’Unità, cercano di leggere il cuore della crisi globale: Giacomo Marramao, “Se la democrazia è solo regole, non regge la sfida identitaria”; Biagio De Giovanni, “Siamo davanti al fallimento del liberalismo impolitico”. USAMassimo Gaggi, “Il mondo secondo Donald Trump” (Corriere della Sera); Federico Rampini, “Da Putin alla Nato: quelle idee di destra che fanno breccia anche a sinistra” (Repubblica); Gianni Riotta, “Trump e l’illusione di una nuova grandezza” (La Stampa); Mario Del Pero,Lo strappo di Trump che smarca gli Usa” (Messaggero); George Lakoff (linguista), “Carisma e battute, la formula Trump parla direttamente al nostro cervello” (Repubblica). TURCHIABernardo Valli, “Se la Turchia si fa islamica” (Repubblica); Emma Bonino, “L’Unione europea cauta perché sui migranti dipende da Ankara” (intervista all’Unità); Alberto Negri, “Turchia, il nuovo malato d’Europa” (Sole 24 ore); Can Dundar,Se il colpo di stato diventa un ‘dono di Dio’” (Repubblica). TERRORISMOLuigi Manconi e Sumaya Abdel Qader (consigliera comunale a Milano), scambio di lettere sul Corriere della Sera, “Il ruolo dei musulmani per sconfiggere il terrorismo”. MIGRANTI Piero Colaprico, “Così diamo un nome ai migranti morte in mare” (Repubblica).

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21 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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ERDOGAN E LA DEMOCRAZIA. SABINO CASSESE VS PAOLO MIELI

21 Luglio 2016

Martedì 19 luglio Paolo Mieli aveva scritto un editoriale sul Corriere della Sera (“Quel silenzio sul golpe”) rimproverando ai governi occidentali di non aver condannato subito il tentativo di golpe in Turchia in quanto perpetrato contro un governo eletto democraticamente. Anche nel caso che violi diritti civili e sociali, se però è stato eletto democraticamente, tale governo deve essere rispettato – ha scritto Mieli -; sarà poi il popolo al successivo turno elettorale a poter scegliere in modo da tutelare i diritti violati. Replica oggi, sempre sul Corriere, Sabino Cassese, con un editoriale nel quale sostiene che non basta parlare in nome del popolo perché ci sia democrazia, e che i governi nazionali non debbono rendere conto soltanto ai popoli che li hanno eletti, ma anche agli altri popoli e ai governi che li rappresentano: “Solo una concezione errata della democrazia – afferma Cassese – può far pensare che, se un popolo vuole instaurare una dittatura, la comunità internazionale deve assistere in silenzio” (“Erdogan, il consenso e il rispetto dei diritti”). Sul tema anche Nadia Urbinati, “La democrazia dispotica” (Repubblica); Giorgio Ferrari, “E’ l’addio all’Occidente” (Avvenire); Alberto Negri, “L’imbarazzo che ci rende complici delle dittature” (Sole 24 Ore).

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20 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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BREXIT, NIZZA, ANKARA: LA FATICA DI CAPIRE

20 Luglio 2016

Roberto Esposito (filosofo) sottolinea la novità dello scenario che viviamo: “Brexit, Nizza, Ankara: la fatica di capire” (Repubblica). Il politologo Jean Paul Fitoussi, intervistato dall’Unità, evidenzia che “Questa Europa rappresenta la politica dell’impotenza”. Giorgio Napolitano analizza la scena mondiale e quella italiana, e paragona l’unità necessaria nella guerra all’islamismo radicale a quella che servì per battere il nazismo: “Terrorismo, Isis, referendum” (colloquio con Claudio Cerasa sul Foglio). Del terrorismo scrivono Andrea Margelletti sul Messaggero (“Una nuova frontiera della paura”) e Vittorio E. Parsi sul Sole 24 Ore (“Niente censure, ma il terrorismo va spiegato con lucidità”); mentre Renzo Guolo spiega su Repubblica cosa c’è “Dietro la ‘radicalizzazione istantanea’”, e Cristina Giudici sul Foglio indaga su “Il varco italiano del jihad”. Della Brexit scrivono Bill Emmott su La Stampa (“Ecco cosa farà il governo della Brexit”) e Franco Gallo sul Sole 24 Ore (“Brexit e l’Europa sociale”). Di Ankara scrivono in molti: Mimmo Candito su La Stampa (“La deriva autoritaria del leader”); Alberto Negri (“La grande epurazione di Erdogan”) e Ugo Tramballi (“Una dittatura inaccettabile”) sul Sole 24 Ore; Marco Ansaldo (“Se adesso Istanbul è come Teheran”) su Repubblica.

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