22 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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CERCASI UN PROGETTO VERO PER L’EUROPA

22 Marzo 2017

Romano Prodi,L’ora di ripartire, ma la direzione sia quella giusta” (Messaggero). Sergio Romano, sul Corriere: “La UE troppo larga”. Il card. Pietro Parolin, intervistato da La Stampa: “Serve la buona politica per rispondere ai populismi”. Mauro Magatti, “Una strategia comune per cambiare l’Europa”. Il politologo Guntram Wolff: “Commerci e partner: le sfide della Ue per rispondere a Trump” (Sole 24 ore). Marcello Messori, “Europa, meglio un motore unico”. Il monto di Enzo Mogavero Milanesi intervistato da Avvenire: “Non proclami, serve un vero progetto”.  EUROPA E MIGRAZIONI: Umberto De Giovannangeli mette in pagina: “Allarme delle Ong sull’accordo tra Italia e Libia” (Unità), mentre Grazia Longo su La Stampa dialoga col ministro: “Minniti e gli accordi sui migranti”; e Alessandro Alviani annota: “Merkel e la strategia a fianco dell’Italia per stabilizzare l’Africa”.

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10 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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MA L’EUROSCETTICISMO SI PUÒ BATTERE

10 Marzo 2017

L’economista della Luiss Marcello Messori scrive su Repubblica che l’Italia deve risanare la sua economia, puntando su investimenti pubblici e privati, e non limitarsi ad aspettare i pur auspicabili mutamenti di rotta  da parte dell’Unione europea (“L’anello debole e la crescita”). Dopo il vertice europeo a quattro  di Versailles, e mentre inizia il Consiglio europeo, Adriana Cerretelli sul Sole 24 ore offre, in due articoli, un’analisi poco ottimista sull’Unione europea: “I 4 grandi e il rilancio difficile” e “Se il destino d’Europa si gioca su migranti e scisma d’Oriente”.  Osservazioni critiche anche da Biagio De Giovanni: “L’Europa e le insidie delle due velocità” (Mattino). Positivo invece il giudizio di Mauro Calise: “Il futuro della Ue e il principio che fa sperare” (Mattino). E Gerardo Pelosi sul Sole 24 ore riferisce: “Gentiloni: bene Ue a due velocità”.  Una nota di qualche ottimismo è nel colloquio del Foglio con Pepijn Bergsen: “E se poi l’euroscetticismo fosse sopravvalutato?”. Beda Romano sul Sole riferisce della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea in tema d’asilo (“Concedere visti umanitari non è obbligatorio nella Ue”) e Vladimiro Zagrebelsky commenta: “Tra muri e sentenze l’Europa si copre di un velo d’ipocrisia” (La Stampa). Dubbi di qualche ipocrisia vengono anche dal colloquio con il pur bravo Marco Minniti impegnato a delineare sul Corriere della Sera le nuova politica italiana per le migrazioni: “Piano migranti, il vertice a Roma“.

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6 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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IL RISCHIO WEIMAR E IL QUIRINALE

6 Marzo 2017

Stefano Folli, su Repubblica, invita esplicitamente il presidente Mattarella a intervenire nella pericolosa involuzione politica in atto: “Il rischio Weimar e il Quirinale”. Paolo Mieli, sul Corriere della sera, considera un azzardo il tentativo di rivincita che Matteo Renzi sta mettendo in atto in queste settimane e titola il suo editoriale “Il cammino a ritroso della politica italiana”. Il Corriere pubblica un’intervista di Aldo Cazzullo a Andrea Orlando: “Io posso battere Matteo”. Guglielmo Epifani dice a Il Fatto: “Il Pd renziano è crollato. Siamo usciti troppo tardi”. Gianfranco Pasquino, sul mulino online, scrive che nel Pd non esistono più spazi di discussione sulle politiche e la visione complessiva, mentre la rielaborazione di una cultura politica riformista avrebbe dovuto essere centrale per guidare una comunità e un Paes (“Scissione e culture politiche”). Giuliano Pisapia, intervistato dal Corriere, dice: “Noi alleati di chi unisce”. Alessandro Campi, sul Mattino, spiega “Perché Berlusconi ritorna in gioco”. Massimo Adinolfi, ancora sul Mattino, critica, però, la magistratura sul caso Consip: “Se si incrina il rapporto di fiducia tra magistrati e investigatori”. Quanto alle cose da fare da parte del governo Gentiloni, Massimo Giannini scrive su Repubblica: “Sotto il vulcano un’occasione irripetibile”; Gianfranvo Viesti sul Mattino dice “Perché tagliando si può migliorare”; Carlo Calenda: “La crescita ma senza scorciatoie” (intervista al Messaggero). Tommaso Nannicini (a proposito del programma di Renzi) scrive: “Irpef. Nel nostro piano i giovani pagano meno”.

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3 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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MATTARELLA: “IL CORAGGIO DI ANDARE CONTROCORRENTE”

3 Marzo 2017

Sergio Mattarella, in un recente discorso, indica una direzione di marcia: “Visione mercantilistica e il coraggio di andare controcorrente” (Sole 24 ore). Adriana Cerretelli, sullo stesso giornale, fa il punto sulla questione europea: “Europa in cerca di antidoti al disastro”.  Per affrontare i cambiamenti necessari servirebbe un’alleanza delle forze politiche che credono nella Ue, ma forse in Italia ciò non si riuscirà a farlo: lo sostiene Michele Salvati sul Corriere della sera (“La difficile partita delle riforme da fare”). Marco Causi, economista del Pd, prova a indicare “Come curare il declino italiano” (a proposito di  un libro di Salvatore Rossi, sull’Unità). Giuseppe Berta sul Secolo XIX analizza “L’economia da rilanciare e la ricetta di Calenda”.). Leonardo Becchetti, su Avvenire, scrive su “Le micro-imprese e un Paese da riavviare”.

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2 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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“QUANDO VEDREMO DAVVERO LA CRISI…”

2 Marzo 2017

L’esito pericoloso e molto probabile della attuale congiuntura politica è una grave ingovernabilità. A questa tesi  di Giovanni Orsina (“Per rispondere alla sfida serve la Costituente”, La Stampa 7 febbraio) replica Marco Olivetti su Avvenire, sostenendo che, sì, servirebbe, ma non è ancora il tempo…: “Costituente? Solo quando vedremo davvero la crisi”. Si sono costituiti, intanto, i gruppi parlamentari del nuovo partito “Articolo 1 – Movimento democratico e progressista” (ecco i 14 senatori, e i 36 deputati). Dice Maria Cecilia Guerra, presidente del gruppo dei senatori: “Siamo parte della maggioranza, ma diremo la nostra” (intervista all’Unità). Per Marcello Sorgi, su La Stampa, “I bersaniani minano l’asse tra Matteo e Pisapia”. Stefano Folli scrive: “Il corpo stanco del Pd e un partito personale a rischio con le primarie” (Repubblica) e Andrea Orlando, a Repubblica, dice: “Soltanto io posso tenere unito il Pd. Emiliano populista”. Ad Angelo Panebianco che aveva parlato sul Corriere de “L’inevitabile frattura nel partito di sinistra” replica Claudio Petruccioli su Italia Oggi: “Renzi dica che partito vuol fare”. Alle proposte di Matteo Renzi  (“Così riscrivo il welfare”, intervista al Messaggero), ribadite da Tommaso Nannicini (Luciano Capone, “Nannicini spiega perché il Pd può rinascere solo con il metodo jobs act”, Il Foglio) replica sul Manifesto Laura Pennacchi: “La piena e buona occupazione non è un ferro vecchio”.

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25 Febbraio 2017
by c3dem_admin
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Lavoro e cura: trasformazioni in corso

25 Febbraio 2017
di Sandro Antoniazzi

 

Pubblichiamo il testo dell’intervento tenuto nel corso dei seminari “Dialoghi di vita buona”, organizzati dalla Diocesi di Milano, sul tema “Lavoro e cura”, il 21 febbraio scorso. L’autore  è il presidente dell’associazione Comunità e Lavoro

 

Per parlare del lavoro e dei suoi cambiamenti porterò un esempio , che ha il valore di un apologo.

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11 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ORA DELL’UNITÀ POLITICA DELL’EUROPA

11 Febbraio 2017

L’Unità ha pubblicato un lungo e impegnativo articolo di Achille Occhetto, nel quale l’ex leader del Pci e dei Ds lamenta che le forze riformiste, di fronte alla crisi della globalizzazione finanziaria, non stiano lavorando a trovare le risposte adeguate, cioè non stiano battendosi insieme per un’Europa politica, per una globalizzazione democratica (“E’ l’ora dell’unità politica dell’Europa. Le forze di sinistra ripartano da qui”). Carlo Bastasin, sul Sole 24 ore, scrive che forse Trump, e con lui Putin, si stanno rivelando un fattore decisivo per la maturazione dell’Unione europea (“Se Trump e Putin riescono a compattare l’Europa”). Anche Bill Emmott su La Stampa vede dei segnali positivi nella crescita dei consensi a Macron in Francia e nella candidatura di Schulz in Germania (“Se cambia il vento in Europa”). Tonia Mastrobuoni scrive sul leader socialista tedesco: “La corsa record di Schulz. ‘Vi spiego io i rischi dell’Europa a due velocità’” (Repubblica). Su Schulz scrive anche Angelo Bolaffi: “Il vento tedesco del cambiamento” (Repubblica). Giorgio Napolitano scrive anch’egli che la vittoria di Trump e la Brexit spingono i paesi membri dell’Unione ad accettare nuovi  trasferimenti di sovranità dal livello nazionale al livello europeo (“L’opportunità dell’Italia nell’Unione”). Il Foglio pubblica un ampio intervento di  Stefano Ceccanti ad una tavola rotonda de La Civiltà cattolica: “L’Europa davanti al bivio tra la doppia velocità e la deriva sovranista”. Sul Corriere Ernesto Galli Della Loggia critica l’Europa per la sua rinuncia ai propri valori culturali (“Perché l’Europa è senza identità”).

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9 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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I TRAVAGLI DEL PD IN ITALIA E DEL PS IN FRANCIA (E LA NASCITA DI DEMA A NAPOLI)

9 Febbraio 2017

Stefano Folli, “La fine del partito personale di Renzi” (Repubblica). Carlo Bertini,Esplode la rivolta nel Pd. Renzi userà il congresso per evitare la scissione” (La Stampa). Giovanna Casadio, “Pd, 41 senatori si sfilano da Renzi” (Repubblica). L’Unità pubblica il documento di 40 senatori del Pd (tra i firmatari Tronti, Tocci, Corsini, Dirindin, Borioli). Massimo D’Alema è intervistato dalla Repubblica: “Niente scissione del Pd, ma guai a votare adesso. L’Italia è seduta su una polveriera”.  L’interessante relazione integrale di Enrico Morando, vice-ministro dell’Economia, al convegno di LibertàEguale (area riformista del Pd) lo scorso 27 gennaio sulla situazione politica. Una settimana fa a Napoli si è tenuta l’assemblea della nuova creatura del sindaco Luigi De Magistris, “DemA”, trasformatasi in movimento politico (qui la cronaca dell’evento e l’audio dell’intervento “rivoluzionario” del sindaco). Su La Stampa un’intervista a Benoit Hamon, vincitore delle primarie del partito socialista in Francia: “Lavoro, utopia, ambiente per sconfiggere i populismi”. Sull’Unità.tv un intervento di Stefano Ceccanti: “Chi è Emmanuel Macron e cosa propone l’uomo nuovo francese”.

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8 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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MARIO DRAGHI E GLI ANTICORPI CONTRO IL POPULISMO E IL DISFATTISMO

8 Febbraio 2017

Nel giorno in cui Mario Draghi incontra Angela Merkel a Berlino si ha la sensazione che il capo della Bce sia il perno, di fatto, della resistenza europea all’insorgere dei nazionalismi e alla disgregazione dell’Unione (e in parte lo sia anche La Merkel). Riportiamo il link a due recenti e significativi discorsi, di spessore politico, di Mario Draghi: a Torino, rivolto soprattutto all’Italia (“Ho portato Cavour a Francoforte”, La Stampa) e a Lubiana, rivolto ai paesi europei (“Gli anticorpi per difendersi dal pessimismo populista”, Il Foglio). Qui la notizia Ansa dell’intervento di Draghi, l’altro ieri, Strasburgo: “Draghi difende l’euro. Le 10 frasi all’Europarlamento”. Sul Foglio Claudio Cerasa scrive: “Forza Draghi”. Massimo Riva su Repubblica: ““Il doppio fronte dell’Eurotower”. Tonia Mastrobuoni scrive di un  asse tra la Banca centrale e Merkel per contrastare la deregulation Usa e l’avanzare dei populismi locali (“Euroffensiva”). Lina Palmerini, sul Sole 24 ore, nota un certo imbarazzo nelle file del Pd, e non solo, verso le posizioni di Draghi in difesa dell’euro (“I timidi alleati di Draghi”).

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