6 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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DOPO TRUMP L’EUROPA SI MUOVE

6 Febbraio 2017

Enrico Letta, “Giusta la mossa di Berlino. Via le zavorre” (intervista al Corriere della Sera). Andrea Bonanni, “Così l’Europa cambia” (Repubblica). Sergio Fabbrini, “Un’Europa differenziata, non quella dei club” (Sole 24 ore). Ferruccio De Bortoli, “Le rimozioni pericolose sull’Europa” (Corriere della sera). Eugenio Scalfari, “L’Europa sta sotto i piedi di Angela e nel cuore di Draghi” (Repubblica). Jacques Attali, “Fuori dall’euro Italia al disastro” (intervista al Mattino). Andrea Enria (presid. Autorità bancaria europea), “L’Europa salvaguardi i risparmiatori” (intervista al Corriere). Quanto allo scenario più ampio, Romano Prodi propone: “Riammettere la Russia al G8: un’opportunità per l’Europa” (Messaggero). Della stessa idea è Mario Del Pero, sempre sul Messaggero: “Perché al G8 deve tornare anche Putin”.

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5 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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PAPA FRANCESCO E L’ECONOMIA DI COMUNIONE

5 Febbraio 2017

“Non lo si dirà mai abbastanza: il capitalismo continua a produrre gli scarti che poi vorrebbe curare”, ha detto il papa il 4 febbraio ai partecipanti all’incontro “Economia di comunione” promosso dal Movimento dei Focolari. “Bisogna allora puntare a cambiare le regole del gioco del sistema economico-sociale. Imitare il buon samaritano del Vangelo non è sufficiente”.

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2 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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Il vicolo cieco della sinistra

2 Febbraio 2017
di Guido Formigoni

 

Siamo in una fase curiosa della vicenda politica: si avverte un movimento sotterraneo di opzioni e di scelte che possono anche far cambiare molte cose nelle forme del sistema politico (tutto in stretto rapporto alla vicenda della legge elettorale): partiti, scissioni, alleanze, liste, convergenze e divergenze. Ma è proporzionalmente molto modesto un dibattito altrettanto aperto e franco sulle prospettive di cultura politica che possono reggere le eventuali novità, più o meno marcate, che si delineano. Tale confronto invece appare decisivo, se si vuole costruire su terreno solido.

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29 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA QUESTIONE SOCIALE A SINISTRA. PIETRO REICHLIN VS GIANNI CUPERLO

29 Gennaio 2017

A Gianni Cuperlo, che sull’Unità, per ridurre disuguaglianze e disagi, ha suggerito l’aumento del disavanzo pubblico e della progressività delle imposte sociali (“Serve una nuova sinistra sociale e culturale”,) replica sullo stesso giornale Pietro Reichlin, proponendo una diversa prospettiva (“Questione sociale a sinistra: equità in una società aperta”). Su un piano più critico, ma anche più fumoso, si pongono Giorgio Airaudo e Giulio Marcon: “La sinistra che vogliamo” (Manifesto). Giuseppe Berta guarda oltreoceano: “Stati Uniti, il primo derby tra capitalisti” (Secolo XIX). Alberto Alesina sul Corriere spiega (e difende) la globalizzazione: “La virtù dell’era globale”. Dario Di Vico sul Corriere dice che in realtà con la globalizzazione  “Non tutti i vinti sono uguali”. Sul Sole 24 ore Brian Moynihan, della Bank of America, sostiene che “L’economia migliora in tutto il mondo”. Valerio Castronovo racconta che il Olanda “Il Partito del Lavoro è ormai fuori dai giochi” (Sole 24 ore). Leonardo Becchetti,La ricetta Trump e la sintesi che manca” (Avvenire).

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25 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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Mancano le idee, manca il dibattito, e la strada è in salita. L’incontro tra Prodi e la rete c3dem

25 Gennaio 2017
di Giampiero Forcesi

 

L’assemblea della rete c3dem dello scorso 21 gennaio a Bologna ha avuto due momenti: uno pubblico, incentrato sull’incontro e il dialogo con Romano Prodi, con lo scopo di riflettere sui principali nodi dello scenario internazionale, l’altro ristretto ai membri della rete (seppur aperto a chi fosse interessato), con lo scopo di eleggere un nuovo gruppo di coordinamento e ragionare sulle prospettive future.

Il tema scelto per l’incontro con Prodi era amplissimo. Diviso in tre parti: lo scenario mondiale (“Globalizzazione, conflitti, disuguaglianze: la situazione nel mondo…”),  il da farsi (“… le possibili vie da percorrere…”) e il nodo di sempre (“ …  il possibile contributo dei cattolici democratici”).

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22 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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NASCE L’ERA TRUMP. PRIME REAZIONI

22 Gennaio 2017

Donald Trump si è insediato alla casa Bianca con un discorso tranchant. Il giudizio di Romano Prodi: “Usa, nuovo corso. Un’occasione anche per l’Europa” (Il Gazzettino), e in un’intervista all’Avvenire: “Alla sinistra serve un nuovo riformismo”. Nella lunga intervista rilasciata a El Pais papa Bergoglio osserva: “Lo giudicherò dai fatti. Ma sui nuovi salvatori ricordiamoci di Hitler” (“Il papa e il tycoon”, Repubblica). Rita Di Leo: “Noi europei e l’era di Donald” (Manifesto). Ferdinando Nelli Feroci: “Allarme Ue, la nuova Casa bianca sponda ai populismi” (intervista all’Unità). Federico Rampini, “Trump, il manifesto populista” (Repubblica). Timothy Garton Ash: “L’alleanza dei populisti” (Repubblica). Tania Mastrobuoni: “Ora l’effetto domino: la destra dei populisti contro l’Europa aperta” (Repubblica). Marco Valsania: “Il grande timore del neoprotezionismo” (Sole 24 ore). Sergio Fabbrini: “Quella santa alleanza tra populismo e nazionalismo” (Sole 24 ore). In un azzardato articolo Eugenio Scalfari prima paragona poi analizza distintamente Trump e Renzi, e infine detta a Renzi il programma politico futuro: “La forza dell’io sul percorso di Donald e Matteo” (Repubblica). Walter Veltroni, nel suo domenicale articolo sull’Unità: “Trump e i sindaci”. Alberto Melloni: “Chi è Dio nell’America di Trump” (Repubblica). E tante sono le donne che protestano, racconta Bia Sarasini: “Woman’s march, un programma politico che parla a tutti e a tutte” (Manifesto).

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20 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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“SENTIRE LA SOFFERENZA. IL RESTO È IDEOLOGISMO”

20 Gennaio 2017

Goffredo Bettini,Sentire la sofferenza. Il resto è ideologismo” (Manifesto). Massimo D’Alema: “Leader e candidato premier nuovi. Populisti bravi in città e regioni” (intervista al Corriere della sera). Daniela Preziosi, “D’Alema lancia il centrosinistra derenzizzato” (Manifesto). Stefano Fassina,Bersani e D’Alema vedono gli errori, sbagliano i rimedi” (Manifesto). Claudio Cerasa, “Non c’è più un taxi per palazzo Chigi” (Foglio). Paolo Pombeni, “La politica e i capponi di Renzo/i” (mentepolitica.it). Gianfranco Pasquino, “Renzi: drop your guns”, con “Una replica” di Michele Salvati (rivistailmulino.it). Dario Di Vico, “Perché Grillo è diventato la nuova pancia del paese” (Corriere). Leonardo Becchetti, “Troppo ostracismo sui 5 Stelle” (intervista al Corriere). Davide Allegranti, “Un consulto sul proporzionale” (Foglio). Lorenzo Dellai, “Proposta: un proporzionale a due turni” (Avvenire). Andrea Rossi (Pd), “Matteo da solo non basta. Siamo antipatici all’Italia” (a La Stampa). Lina Palmerini, “I limiti di Renzi nello scenario-coalizione” (Sole 24 ore). Salvatore Vassallo, “Non misuriamo la forza del Pd solo con le tessere” (Unità).

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20 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL PROBLEMA DI GOVERNARE L’ECONOMIA

20 Gennaio 2017

Franco Bernabé: “Classe dirigente: ci resta solo il modello cinese” (intervista a Il Fatto).  Salvatore Rossi (Banca d’Italia): “L’Italia riparte solo da giustizia, formazione e grandi imprese” (intervista al Corriere della Sera). Serge Moscovici:Euro, Italia cruciale. L’Ue non è un duopolio franco-tedesco” (intervista al Corriere della sera). Luigi Zingales, “Padoan teme la tenuta dell’Italia nell’euro” (intervista al Mattino). Jacques Attali: “Limiti agli sbarchi e difesa comune o l’Europa morirà” (intervista al Giorno). Il Nobel dell’economia Angus Deaton: “No, la globalizzazione non è il male” (Sole 24 ore). Claudio Gatti, “L’arma di persuasione di massa che ha fatto vincere il tycoon” (Sole 24 ore).

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18 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL MONDO CAPOVOLTO

18 Gennaio 2017

Romano Prodi, intervistato dal Sole 24 ore, formula alcuni giudizi sullo scenario politico italiano, europeo e internazionale (il titolo si concentra sulla finanza: “L’Europa è sfuocata sui rischi per le banche”); in un’altra intervista dice: “Berlino ci critica? Da che pulpito!” (Il Giorno). Sull’intervento del leader cinese a Davos, Federico Rampini scrive: “Il mondo capovolto” (Repubblica); Federico Fubini: “Il comunista XI parla a Davos come Tony Blair” (Corriere della Sera); Giorgio Barba Navaretti: “Se la Cina è paladina dell’ordine mondiale” (Sole 24 ore). Sul duro intervento di Theresa May, scrivono Bill Emmott, “La chiarezza che giova all’Unione” (La Stampa) e Andrea Bonanni, “Cosa cambia per chi resta con l’Europa” (Repubblica). Sull’elezione di Tajani a presidente del parlamento europeo, scrivono Adriana Cerretelli, “Una scelta di apertura alle ragioni di tutti” (Sole 24 ore), Andrea Bonanni, “Tajani vince il derby, l’Italia conta di più” (Repubblica), e Marco Gervasoni, “La geografia di Strasburgo riscritta dopo l’effetto Trump” (Messaggero). Sullo stato dell’Europa preoccupati i commenti di Renaud Dehousse (“L’Ue ha perso la bussola e nessuno sa dare la direzione”, Avvenire) e di Andrea Cangini (“Il funerale dell’Europa”, La Nazione). Nel commento da sinistra-sinistra Tonino Perna, sul Manifesto, prevede l’implosione dell’Europa, come parte della crisi del sistema economico basato su finanza, petrolio e armi, e dunque non sembra rammaricarsene (“Nuovi scenari per una Yalta de globalizzata”)

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16 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’AMERICA DI TRUMP E LA CINA. CONFLITTO?

16 Gennaio 2017

Romano Prodi mette in guardia, ma senza indulgere a troppo pessimismo, sul nascente conflitto tra gli Usa di Trump e la Cina: “Perché la guerra tra la Cina e l’America si può evitare” (Messaggero). Alberto Alesina, anch’egli assai preoccupato per il protezionismo di Trump, contesta sul Corriere della Sera “L’illusione che Trump sia Reagan”. Federico Rampini, su Repubblica, è più possibilista e riferisce che secondo Stiglitz il protezionismo di Trump potrebbe funzionare: “L’economia di Trump”. Il citato Joseph Stiglitz, su Repubblica, scrive che cresce la rabbia dei cittadini contro la troppa disuguaglianza e suggerisce il che fare: “La rabbia è già esplosa. Urgenti nuove regole su tasse, bonus e lobby”. Sulle forti disuguaglianze sociali nell’Occidente è uscito il Rapporto Oxfam (“Quando la ricchezza di pochi è un freno per il benessere di tutti”). Sul Corriere Slavoy Zizek sostiene che, paradossalmente, la destra americana è l’unica forza che sostiene seriamente i lavoratori: “Trump sorpassa a sinistra le arroganti elite liberali”.

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