Oggi siamo tristi. Vittorio ci è stato tolto troppo repentinamente. E io, che negli ultimi 20 anni sono stato forse il suo più stretto collaboratore nel suo principale impegno, l’associazione Noi siamo Chiesa, e certamente ho condiviso con lui molti viaggi all’estero, per le riunioni delle reti internazionali cui aderivamo e per i Forum sociali mondiali, sono molto triste. Non ero preparato alla sua morte!
Tuttavia una parte di me mi dice che non dovrei essere triste, non dovremmo esserlo. Non solo perché, per chi è cristiano, come Vittorio era in modo appassionato e profondo, egli ora è nella pienezza dell’amore di Dio, ma perché la sua vita terrena è stata intensa, feconda, ricca di incontri, di relazioni, di sogni, di progetti, insomma è stata una vita bella! Io oso credere che Vittorio sia stato una persona felice.