La forte prolusione del card. Bagnasco all’ultimo consiglio permanente della Cei del 28 gennaio merita qualche riflessione. Forse come mai prima d’ora è emersa una perorazione significativa a considerare l’ideologia individualistica come problema dominante nella nostra attuale società: «La madre di tutte le crisi è l’individualismo». E’ un testo che si può affiancare a un’altra forte proposta di riflessione come quella del gran rabbino di Francia, Gilles Bernheim, che ha motivato un’opposizione alla legge Hollande sul cosiddetto «matrimonio per tutti», con un richiamo profondamente antropologico alla simbologia biblica.
E’ importante che le culture religiose parlino in questo modo, facendo appello a dimensioni profonde dell’essere umano e invitando tutti a un ragionamento accorato sui fondamenti della civiltà. Non si dovrebbe più poter considerare questi riferimenti soltanto delle patetiche frontiere «confessionali», oppure delle ambigue difese di una «legge naturale» piuttosto periclitante. Sono veri e propri appelli alla profondità dell’umano.
Il problema politico, a me pare,