10 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL POSSIBILE EQUILIBRIO TRA RAPPRESENTATIVITÀ E GOVERNABILITÀ

10 Ottobre 2016

Romano Prodi sul Messaggero prova a dire “Come ritrovare la fiducia necessaria per la ripresa”; Biagio de Giovanni, sullo stesso giornale, declina “Lo scontro di civiltà che dilania l’Occidente” tra chi vuole muri e confini e chi no; Enrico Letta, intervistato su Repubblica, sostiene che “Il nazionalismo è una trappola. L’Europa rafforza anche gli Stati”.  In Italia siamo alla “Quasi scissione” del Pd (intervista di Gianni Cuperlo a La Stampa); Federico Geremicca parla di “Una strada sempre più stretta”. Luigi Berlinguer sul Mattino lamenta: “Basta con il cupio dissolvi della sinistra”. Sul Corriere Giorgio La Malfa e Massimo Andolfi sostengono il No (“Il problema italiano non sono le istituzioni”), mentre Pietro Ichino sull’Unità dice che “Gli argomenti a sostegno del No spingono a votare Sì”. Sergio Fabbrini riflette sulla necessità di “Una democrazia governata, per pesare in Europa” (Sole 24 ore). Stefano Passigli, sulla legge elettorale, indica “Il possibile equilibrio tra rappresentatività e governabilità” (Corriere della Sera). Per Roberto D’AlimonteSenza ballottaggio coalizioni fragili” (Sole 24 ore). Eugenio Scalfari torna su democrazia e oligarchia: “In democrazia sono pochi al volante e molti i passeggeri” (Repubblica).

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8 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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MAGISTRATI, POLITICI E MEDIA: IN TANTI A SBAGLIARE

8 Ottobre 2016

La duplice assoluzioni di Marino e di Cota, dopo quella di Penati, spingono di nuovo a riflettere sui rapporti tra magistratura e politica: Gianluca Di Feo, “Come uscire dal cortocircuito” (Repubblica); Carlo Nordio, “La rincorsa giustizialista punisce la politica” (Messaggero); Luciano Violante, “Basta con la subalternità della politica ai magistrati” (intervista al Corriere della Sera); Paolo Pombeni, “Duelli politici e sponde giudiziarie” (Sole 24 Ore). 5 STELLE: Chiara Appendino, “Non governo con il bazooka. Torino più importante del M5S” (intervista con Massimo Gramellini, La Stampa). LEGGE ELETTORALE: Francesco Verderami fa il punto sull’Italicum: “Nuovo Italicum. La difficile partita per un accordo” (Corriere della Sera). REFERENDUM: Stefano Folli, “Al premier serve un’idea per salvarsi dal duello rusticano sul referendum” (Repubblica); Raffaele Porrissini, “Frascaroli, la prodiana di sinistra, vota Sì” (Italia Oggi); Sandra Zampa (altra prodiana), “Un Sì per non tagliare le radici dell’Ulivo” (Unità); Lina Palmerini, “Il controcanto di Confalonieri” (Sole 24 Ore); Umberto Minopoli replica a Adriano Sofri che aveva criticato Renzi di aver cercato il consenso a destra perdendolo a sinistra:  “Caro Sofri, Renzi è la sinistra che sa governare” (Il Foglio); dalla rivista socialista un comunicato: “Mondoperaio per il Sì alla riforma”; Michele Ainis spiega perché questo referendum stia mettendo a soqquadro il Paese: “Noi, estenuati alla meta” (Repubblica); Stefano Rodotà rispiega i suoi No: “Se il referendum spacca il Paese” (Repubblica); Gianfranco Pasquino (pare non voluto in un confronto con Renzi) dichiara: “Ero pronto a smascherare l’aria fritta” (intervista al Manifesto); Giuliano Ferrara, “Fate finire la guerra dei trent’anni” (Il Foglio). MONDO: Romano Prodi, “Il mondo ha bisogno di una Cina più integrata” (La Stampa); Barack Obama, “Ecco le idee che lascio all’America” (Repubblica); Ferdinando Giugliano, “L’onda lunga dell’effetto Brexit” (Repubblica).

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6 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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CONTRO LA DEMAGOGIA, OLTRE IL LIBERISMO

6 Ottobre 2016

Piero Ignazi su Repubblica dice che l’antipolitica si può vincere solo con i partiti, con il loro rinnovamento (“Il rischio demagogia”). Mauro Magatti, sul Corriere della Sera, ipotizza “Un modello oltre il liberismo per conquistare il futuro”. Pietro Reichlin, sull’Unità, spiega perché “O la democrazia decide o c’è la tecnocrazia”. Salvatore Settis replica alle critiche di Guido Crainz, che le ribadisce: uno scambio su Repubblica (“La riforma e l’elezione del Presidente”). Michele Salvati: “La difficile governabilità che serve alla crescita” (Corriere della Sera). Romano Prodi getta l’allarme: “C’è il rischio che il Paese diventi la pecora zoppa della Ue” (Messaggero). Sul Mattino una bella riflessione di Giuseppe Berta sui tanti esclusi nella società iperteconologica: “Lavoro e diritti al tempo dell’innovazione”. Su neodemos.it Massimo Livi Bacci descrive “L’autunno delle migrazioni”. Luigi Manconi, sul Manifesto, denuncia gli sviluppi del caso Cucchi: “Un omicidio chiamato epilessia”. Su Repubblica l’amaro bilancio di 15 di guerra in Afghanistan nell’analisi di Roberto Toscano (“E’ l’ora di riconoscere il grande fallimento”) e la preoccupata analisi del rinato conflitto Usa-Russia di Lucio Caracciolo (“Siria, il nuovo Muro tra la Russia e gli Usa”).

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5 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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QUEL CHE DIREBBE LEOPOLDO ELIA

5 Ottobre 2016

Marco Olivetti, “Riforme. Quel che direbbe Leopoldo Elia” (Unità). Massimo Villone, “Istruzioni per affrontare quelli del Sì” (Manifesto). Roberto Esposito, “Io dico no all’obbligo di schierarsi sul referendum” (Repubblica). Francesco Lauria, “Creare senso dove c’è rumore. Un futuro possibile tra rafforzamento della democrazia e referendum costituzionale” (Report, quotidiano online). Alberto Burgio, “Dove nasce la riforma renziana” (Manifesto). Claudio Cerasa, “La guerra dei due mondi” (Foglio). Roberto Roscani,Sofri, Renzi, la sinistra e il Sì” (Unità). Guido Crainz (a proposito dell’editoriale domenicale di Scalfari), “La democrazia incerta” (Repubblica).

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4 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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PAPA FRANCESCO E LA COSIDDETTA TEORIA DEL GENDER

4 Ottobre 2016

Le affermazioni di papa Francesco a Tblisi in Georgia, il 1° ottobre, nell’incontro con sacerdoti, religiosi a agenti di pastorale, sul divorzio e, soprattutto, sulla questione del gender, riprese poi il giorno dopo nella conferenza stampa durante il viaggio di ritorno, hanno suscitato un certo dibattito. Le cronache del 2/10 di Andrea Tornielli, “Francesco: ‘Oggi c’è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio’” (La Stampa) e del 3/10 di Gian Giacomo Vecchi,Francesco: ‘Oggi Gesù accoglierebbe gli omosessuali e i trans’” (Corriere della Sera). I commenti di: Bia Sarasini, “La devozione patriarcale di Bergoglio” (Manifesto, 2/10); Emanuele Severino, “Bergoglio è un pastore, non pensa da relativista” (intervista al Corriere della sera 2/10); Elisabetta Addis, “Ma il papa ha una sua teoria del gender: discutiamola” (Huffington post, 2/10); Chiara Giaccardi, “La concretezza della vita per disinnescare il gender” (Avvenire); Lucetta Scaraffia, “Un libero pensiero critico sull’ideologia del gender” (Osservatore Romano); Orazio La Rocca, “Bergoglio e la verità sul gender” (Trentino); Federico Zappino, “Ma che gender di crociate” (Manifesto); Vittorio Bellavite e Noi Siamo Chiesa, “Non condividiamo sul gender la posizione di papa Francesco”.

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3 Ottobre 2016
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IL VOTO IN UNGHERIA. LA DEUTSCHE BANK. IL “NO” AVANTI NEI SONDAGGI, SPECIE AL SUD

3 Ottobre 2016

Renzo Guolo sul voto in Ungheria: “Indebolita la politica dei muri” (Trentino). Dice Franco Venturini: “La partita con l’est è ancora aperta, la Ue non giochi in difesa” (Corriere della Sera). Romano Prodi sul Messaggero per il caso Deutche Bank: “La Germania alla prova delle regole uguali per tutti”. Alberto Quadrio Curzio sul Sole 24 Ore: “Investimenti e flessibilità, una strada obbligata”. Nando Pagnoncelli, “Il No al referendum è avanti, al 52%. Al Sud la maggioranza dei contrari” (Corriere della Sera). Mauro Calise sul Mattino: “La pancia del no, i contenuti del sì”. Giovanni Sabbatucci sul Messaggero: “Perché non sarà una dittatura della maggioranza”. Sul Manifesto un’intervista a Aldo Giannuli, già consigliere di Davide Casaleggio: “Se i 5 Stelle vogliono governare comincino a preparare la squadra”. Per Cesare Mirabelli, intervistato dal Messaggero, è “Incostituzionale il contratto per la sindaca e i consiglieri M5S a Roma”. Sul Giorno il pd Matteo Parrini: “Ipotesi di un nuovo Italicum”. Dice Gianni Cuperlo: “Matteo ci dimostri che fa sul serio. Il doppio turno così non ha senso” (intervista a Repubblica). Un intervento di Stefano Parisi sul Corriere della Sera: “Perché serve una destra liberale e popolare”.

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27 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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COME COMBATTERE L’ANTIEUROPEISMO?

27 Settembre 2016

Per contare davvero in Europa, e riuscire a salvarla, conta di più la capacità di raccogliere adesioni sulle proprie idee che non l’illusoria affiliazione al direttorio franco-tedesco: lo dice Enzo Moavero Milanesi sul Corriere della Sera (“Come si può riuscire davvero a contare di più in Europa”). Anche Franco Venturini, sul Corriere, mette in guardia: “Migranti e alleanza. I bersagli sbagliati del premier”. Ilvo Diamanti avverte che anche “Gli italiani rivogliono le frontiere” (Repubblica), e Sergio Fabbrini dice che per non alimentare l’antieuropeismo crescente si deve ripensare il modello di integrazione dell’Unione: separare le politiche che vanno gestite insieme a Bruxelles e quelle che debbono essere gestite dai singoli paesi (“Quella governance che favorisce il populismo”). Federico Rampini dice che “Bruxelles è rimasta indietro. La svolta è la fine dell’austerity” (Repubblica), ma sullo stesso giornale  Luigi Zingales scrive che “Sull’austerity il muro di Berlino non cadrà”. Romano Prodi, intervistato dal Sole 24 ore, dice che “Berlino alimenta l’antieuropeismo”. Laura Pennacchi, sul Manifesto, spiega che in Europa è ancora dominante l’idea che lo sviluppo ottimale venga dall’impresa privata, e questo tiene bloccati gli investimenti pubblici (“Nelle mani dell’impresa”). Andrea Bonanni però avverte: “Draghi avvisa: non si cresce solo utilizzando la flessibilità” (Repubblica) e Ferdinando Giugliano spiega “La lezione di Draghi e quella britannica” su come predisporre il bilancio (Repubblica). Alberto Quadrio Curzio: “Industria 4.0: sfide ambiziose da mettere in pratica” (Sole 24 ore).

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26 Settembre 2016
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BERLUSCONI, I 5 STELLE, IL REFERENDUM, LA SINISTRA

26 Settembre 2016

GLI 80 ANNI DI BERLUSCONI: tra i molti un articolo sull’Espresso di Marco Damilano finisce col dire che, tramontato Berlusconi, la sinistra si è decomposta: “era l’antiberlusconismo il confine che teneva tutti compatti”, “dopo il crollo dell’ex Cavaliere è diventata una missione impossibile per la sinistra italiana dire chi siamo” (“Dopo di lui non siamo più noi”). Numerosi i giudizi negativi sugli ultimi sviluppi del M5STELLE: Sebastiano Messina, “La democrazia apparente del Movimento Cinque Stelle” (Repubblica); Massimo Franco, “Un’altra rivoluzione dall’alto” (Corriere della Sera); Mauro Calise, “M5Stelle, il ritorno del partito proprietario” (Mattino); Federico Geremicca, “Una mozione di sfiducia al Direttorio” (La Stampa). REFERENDUM: l’Avvenire pubblica le risposte a 5 domande rivolte a Stefano Ceccanti (“Il Paese diventa più semplice. E i contrappesi sono intatti”) e ad Ugo Di Siervo (“Torna il vecchio centralismo. I diritti sociali sono a rischio”); la spiegazione della riforma in 35 slides di Luciano Violante; un articolo sull’Unità di Walter Verini (“Una riforma che favorisce la stabilità e argina i populismi”); l’opinione di Giuliano Ferrara sul Foglio (“Quelli del No hanno deciso di spararsi sui piedi e non capisco perché”); anche Gianfranco Pasquino tocca il tema, in un intervento sul Corriere della Sera: “L’estrema semplificazione rende il populismo debole”. LA SINISTRA: Dibattito sul Manifesto: Piero Bevilacqua, “Declino della politica di lotta e di governo”; Alberto Burgio, “Patologie democratiche al pettine del populismo”; Daniela Preziosi, “’Porte aperte’, la Sinistra pensa al dopo referendum”. E Gianni Cuperlo scrive al premier: “Caro segretario, da compagno a compagno…” (Unità).

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24 Settembre 2016
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I PROFUGHI E L’EUROPA

24 Settembre 2016

Sul dramma della Siria un’intervista a Steffan De Mistura: “Fermare le armi antro il voto Usa o non finirà più” (La Stampa). Una bella riflessione di Maria Romana De Gasperi sui profughi: “La luce della fraternità che può salvare la nostra fragile Europa” (Avvenire). Un denso articolo di Barbara Spinelli sul futuro dei profughi e in particolare dei milioni di persone che fuggono e fuggiranno da condizioni ambientali non sostenibili: “Il futuro è dei profughi e la colpa sarà solo nostra”. Un’intervista del card. Pietro Parolin a La Stampa: “Immigrati. La crisi colpa delle guerre”. La riflessione di Eugenio Scalfari, colpito dai discorsi di Obama all’Onu e papa Francesco ad Assisi: “Quelle parole di Francesco e Obama alla coscienza del mondo” (Repubblica). Valeria Carlini, del Centro italiano per i rifugiati: “I muri costruiti dal nuovo diritto d’asilo europeo” (Manifesto).

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21 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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LO SPIRITO DI ASSISI CONTRO IL DIO DELLA GUERRA

21 Settembre 2016

Papa Francesco ha iniziato la giornata del 20 settembre, a Santa Marta, con una riflessione su “La vergogna della guerra”. Poi ha partecipato ad Assisi all’incontro dei leader religiosi per pregare insieme per la pace nel mondo. “Oggi  – ha detto – non abbiamo pregato gli uni contro gli altri, come talvolta è purtroppo accaduto nella storia. Senza sincretismi e senza relativismi, abbiamo invece pregato gli uni accanto agli altri, gli uni per gli altri“. “La pace – è scritto nell’appello finale – è il nome di Dio. Chi invoca il nome di Dio per giustificare il terrorismo, la violenza e la guerra, non cammina nella Sua strada: la guerra in nome della religione diventa una guerra alla religione stessa”. Carlo Marroni, sul  Sole, racconta del discorso di Francesco ad Assisi: “Lo spirito di Assisi contro il dio della guerra”. Luca Kocci, “Il papa: la guerra è peggio del terrorismo” (Manifesto). Alessandro Santagata, “Bergoglio oltre Wojtyla, archiviata del tutto l’ipotesi di guerra giusta” (Manifesto). Una riflessione sulla pace, la guerra e le religioni è in Mauro Magatti, “Credere e cambiare” (Avvenire).

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