8 Gennaio 2016
by Giampiero Forcesi
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Tornare a governare pacificamente il conflitto

8 Gennaio 2016
di Paola Gaiotti de Biase

 

Credo che pochissimi, forse nessuno, della mia generazione, possa riconoscersi (e sostanzialmente dunque collocarsi) nella politica di oggi, in particolare di sinistra, avvertendone senso e ragioni. Ho cercato di capire perché, e naturalmente tutto potrebbe essere viziato dai miei condizionamenti. Ma mi sembra non del tutto infondata un’ipotesi che può forse essere utile proporre alla comune riflessione, anche se lo farò entro una contestabilissima semplificazione descrittiva dei fatti (al limite del ridicolo), proprio perché qualcuno,  più lucido di me, mi aiuti a chiarirla meglio.

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7 Gennaio 2016
by Giampiero Forcesi
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Sabino Acquaviva: un buon “maestro”

7 Gennaio 2016
di Carmelina Chiara Canta

 

Quando ho sentito la notizia della morte, all’età di 88 anni, di Sabino Acquaviva, intellettuale e sociologo (studioso della religione e del sacro nella modernità), accademico dell’Università di Trento e successivamente di quella di Padova, sua città natale,  subito la mia mente si è affollata di pensieri, discorsi, dibattiti, dialoghi, sentimenti, intessuti con lui negli anni ’70, soprattutto nella prima metà.

Proprio ieri, per non andare ad altre innumerevoli volte, nella stesura di un saggio, riflettevo e citavo due suoi libri, il più famoso del 1961, Eclissi del sacro nella società industriale, Edizioni di Comunità,

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29 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Il Giubileo della misericordia nella crisi dei debiti sovrani

29 Dicembre 2015
di Giovanni Carrosio

 

Il Giubileo straordinario della misericordia viene indetto dal Santo Padre in un momento della storia dell’umanità nel quale l’insostenibilità del debito – sia nella dimensione sovrana che in quella privata – non solo è al centro del dibattito pubblico, ma dà origine a relazioni sociali e politiche inique tra gli individui e tra gli Stati. Otto anni di crisi economica hanno portato a enormi deficit di bilancio degli Stati, alla ricomparsa della povertà nei paesi sviluppati e alla crescita della massa debitoria a livello mondiale. Le recenti vicende greche sono un presagio di come il problema del debito possa fare precipitare i paesi già sviluppati in una spirale di impoverimento. In questo contesto riproporre nella contemporaneità i principi che sono alla base della remissione del debito e della liberazione dalla schiavitù, rimette in moto l’istituzione giubilare e la incarna allo stesso tempo nel mondo contemporaneo e nel suo naturale orizzonte escatologico e messianico.

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14 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Antoniazzi e Monaco: linee di pensiero molto diverse sulla posta politica in gioco

14 Dicembre 2015
di Mario Giuseppe Molli

 

A proposito della discussione avviata su c3dem

 

Ho letto con attenzione lo scritto di Antoniazzi e a me pare che nel flusso del suo ragionamento non ci sia nulla di nuovo, ma piuttosto uno schierarsi chiaramente con le frange moderate del PD, senza nessuna capacità di intercettare o di misurarsi con il futuro molto pesante che abbiamo davanti. Di fatto, a suo giudizio, il posizionamento di Franco Monaco è da considerarsi, rispetto a quello di Renzi, una scelta di retroguardia e non di avanguardia. A parere di Antoniazzi, quindi, il renzismo sarebbe una punta avanzata.

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13 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Giustizia, equità e imparzialità

13 Dicembre 2015
di Stefano Ceccanti

 

L’articolo è uscito su “Scuola e formazione”, rivista della Cisl Scuola n. 11-12/2015.

 

Ai giuristi piace molto partire da definizioni e classificazioni per avere, almeno all’inizio di un ragionamento, qualche certezza minima, da problematizzare nel prosieguo del ragionamento. Non mi sottraggo a questa abitudine. La prima definizione che lo Zingarelli dà della giustizia è la seguente: “virtù per la quale si giudica rettamente e si riconosce e si dà a ciascuno ciò che gli è dovuto, una delle quattro virtù cardinali secondo la teologia cattolica”. Come suoi sinonimi vengono indicati l’equità e l’imparzialità.

Facciamo quindi qualche chiosa anzitutto sulle virtù cardinali e quindi su questi sinonimi.

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11 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Un papa venuto prima della fine del mondo

11 Dicembre 2015
di Raniero la Valle

 

Discorso tenuto il 5 dicembre 2015 all’Università di Lecce, su invito della Fondazione Tonino Bello di Alessano

 

Vorrei partire da una frase detta da papa Francesco ai giornalisti nel viaggio in aereo di ritorno dall’Africa, il 30 novembre scorso. Bisogna stare molto attenti ai viaggi di papa Francesco. Le cose più importanti spesso avvengono nei viaggi, e negli incontri con i giornalisti negli aerei del ritorno si può trovare una sorta di evangelizzazione globale.

Del resto il suo pontificato stesso è un viaggio. Per lui la Chiesa è una Chiesa che cammina. Per questo lui deve portare le scarpe nere. Senza le scarpe non si può stare davanti al gregge, e tanto meno in mezzo o dietro al gregge, come il pastore deve fare perché “il gregge ha il fiuto per trovare nuove strade”.

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8 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Per un confronto sui segnali positivi che emergono dalle dinamiche sociali

8 Dicembre 2015
di Salvatore Vento

 

Per cercare di capire le dinamiche socio culturali della società italiana abbiamo a disposizione due recenti rapporti: quello del Censis e quello dell’Istat relativo al BES (Benessere Equo e Sostenibile). Se le criticità sono ampiamente note (disuguaglianze, povertà, migrazioni) e diffuse dai media e dai talk show televisivi, stentano a suscitare dibattito pubblico le controtendenze positive, che costituiscono l’oggetto del mio intervento. Vediamoli.

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7 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Beveridge, Piketty … e l’imprenditore suicida

7 Dicembre 2015
di Salvatore Rizza

 

Il primo di dicembre segna la data di quando, 73 anni addietro, Lord Beveridge presentava il suo ‘rapporto’ (Social Insurrance and Alied Service), che in Europa instaurava quello che sarà chiamato Welfare State e che nella speranzosa attesa del crollo del nazismo, del fascismo e del comunismo di Stalin, si proponeva la sconfitta dei cinque ‘giganti’ che tenevano (e tengono) schiava l’umanità: il bisogno, la malattia, l’ignoranza, la miseria e l’ozio. In applicazione di tale programma seguirono leggi riguardanti l’obbligo scolastico elevato fino a 15 anni (Education Act), il sistema assicurativo e pensionistico (National Insurrance Act) e l’efficiente sistema sanitario (National Health Act): tre progetti di legge che hanno rivoluzionato l’intero impianto delle politiche sociali in Europa.

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7 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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L’alibi del “migrante economico”

7 Dicembre 2015
di p. Camillo Ripamonti sj

 

Intervento del presidente del Centro Astalli all’incontro “Cristiani e mussulmani per la misericordia” organizzato a Roma il 7 dicembre dalla Associazione Amici di padre Dall’Oglio e dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana. Il titolo dell’intervento è redazionale

 

Parto da un’espressione che mi ha molto colpito del card. Kasper: “La mistica della misericordia è una mistica degli occhi aperti”. Parto da questa espressione perché la ritengo molto adatta ad affrontare il tema della misericordia verso i migranti. Il fenomeno migratorio, pur essendo sotto gli occhi di tutti e pur dovendone constatare la enorme portata (secondo proiezioni i migranti nel mondo sono arrivati a essere 237 milioni, e di questi 59 milioni sono i migranti “forzati”), pur vedendo continuamente immagini che apparentemente sembrano toccare la nostra sensibilità, noi facciamo fatica a vederlo nella sua reale portata: è come se pur guardandolo non lo vedessimo nel modo adeguato.

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15 Novembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Con Parigi nel cuore. Costruire speranza oltre la paura

15 Novembre 2015
di Fabio Caneri

 

L’autore è presidente de “La Rosa bianca”

 

La notizia degli attentati di Parigi ci colpisce profondamente perché ha portato nel cuore dell’Europa segni di guerra per seminare morte, distruzione e alimentare paure. Come non dimenticare anche gli attentati che recentemente hanno insanguinato Ankara nel corso di una manifestazione contro la guerra e quello di Beirut di pochi giorni fa? Tante le guerre dimenticate che solo in poche occasioni tornano alla nostra attenzione.

Ci troviamo di fronte a immagini che si sovrappongono a quelle del bimbo annegato raccolto sulle spiagge di Bodrum e a quelle delle tante spiagge del Mediterraneo, teatro in questi mesi di un esodo continuo da situazioni di guerra, di violenza e di miseria.

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