Carlo Baviera,riprendendo spunti di Giorgio Merlo e di Savino Pezzotta, scrive con qualche ottimismo che sta ritornando la voglia dei cattolici di un impegno nella politica (“Si riparte!”, su Appunti alessandrini di qualche giorno fa). Agostino Pietranera, però, analizzando la vicenda del voto amministrativo ad Alessandria, muove una riflessione sconsolata sulla disgregazione della società civile e sulla sua incapacità di animare la vita politica (“Cumulo di macerie”, Appunti alessandrini del 1° luglio). Sul Sole 24 ore Nunzio Galantino, segretario della Cei, scrive: “Le circostanze nelle quali oggi il cattolico si trova a fare politica sono molto più complesse del passato. Ma questo non giustifica il continuare a camminare – pur militando legittimamente in compagini diverse – a ranghi sparsi senza il desiderio concreto di ritrovarsi per definire azioni comuni ispirate alla Dottrina sociale della Chiesa. I cattolici che sono in politica si conoscono tutti tra loro. Si conoscono per nome, cognome e storia politica. Possibile che si faccia tanta fatica a ritrovarsi insieme per non morire asfissiati e circondati da pacifica irrilevanza in un clima culturale che sembra inesorabilmente votato alla marginalizzazione dei valori evangelici e alla dittatura del pensiero unico?” (“I cattolici alla sfida della vita pubblica”, Sole 24 ore del 1° luglio).