“A mio avviso non c’è sufficiente meraviglia, … si considera non abnorme il confluire di una organizzazione di tradizione sociale, anche di avanguardia (le Acli ma anche la Cisl) su una piattaforma di impronta liberale se non liberista. … Oggi certe sensibilità sociali che producevano pensiero ed anche ambizioni di guida si sono stemperate in un improprio solvente “cattolico” che annebbia l’orizzonte, annulla le differenze e apre la via a preoccupanti stati di subalternità.” Netto e chiaro come sempre, Domenico Rosati, che è stato presidente nazionale dell’Associazione ecclesiale dal 1976 al 1987. E’ l’inizio del suo pensiero dell’intervista nel blog “Confini”, curato dal giornalista Pierluigi Mele, all’interno del sito di Rainews.
Leggi qui il testo dell’intervista.