ALLA VIGILIA degli Stati generali il Corriere titolava così un articolo di A. Trocino: “Stati generali al via tra le polemiche. Prodi: meglio risposte immediate”. Dubbi, alla vigilia, anche di Piero Ignazi su Repubblica: “Gli Stati generali senza coraggio”. Più dialoganti Mauro Magatti, “Ma la visione sia politica” (Avvenire), e Mauro Barberis, “Tre consigli al collega Conte” (Secolo XIX). A sostegno di Conte Giuliano Ferrara: “Gli Stati generali dell’autolesionismo” (Foglio) e Norma Rangeri: “La grande bruttezza” (Manifesto). DOPO L’APERTURA ne scrivono: Romano Prodi, sul Messaggero:“L’esecutivo realizzi subito tre progetti del piano Colao”; Carlo Cottarelli, su Repubblica: “Il tempo è scaduto”; Giovanni Orsina, intervistato da QN: “Una vetrina per Conte per avere legittimazione”; Arturo Parisi, intervistato da Il Giornale: “Passerella utile soltanto al partito di Giuseppi”. Su La Stampa Massimo Giannini è critico e chiude auspicando che Conte scelga di fare il vero leader dei 5stelle: “L’Italia ferma e il partito del premier” (La Stampa). Sembra rispondergli Nando Pagnoncelli, sul Corriere, annotando che “Se Conte guidasse i 5 stelle, il potenziale di elettori salirebbe dal 20 al 30%”. PROPOSTE VENGONO DA: Tiziano Treu: “Lavoro agile e welfare per ripartire” (intervista a Milano Finanza); Guido Tabellini: “Per tornare a creare lavoro lo stato deve cominciare a togliere i freni alle imprese” (Foglio); Giovanni Tria e Pl. Scandizzo: “Per programmare la ripresa occorre dare meno potere a Palazzo Chigi e più al Mef” (Foglio); Patrizio Bianchi: “Spendere bene se non è solo un altro debito” (Il Quotidiano); Piero Bevilacqua: “La riforma fiscale è il fondamento del welfare” (Manifesto); Pier Carlo Padoan: “Combattere la recessione si può” (Foglio). MATTARELLA parla ai giovani alla Maratona di “Visionary Days”.
16 Giugno 2020 at 14:03
IL problema che vedo è , che nessuno riesce a fare sintesi positivo di tutti le posizioni espresse da tutti gli articoli sopra citati. Ognuno continua con le sue idee, per esempio perchè non focalizzarsi sui tre punti citati
da Mauro Magatti e sviluppare una idea comune??