In un’intervista pubblicata su “l’Unità” del 28 ottobre (“Cattolici, attenti alla proposta liberista di Montezemolo”) Rosy Bindi giudica il Manifesto di Andrea Riccardi e Luca di Montezemolo (e altri), “Verso la Terza Repubblica”, “un cartello eterogeneo, subalterno a un’impostazione di moderatismo tecnocratico e liberista” e aggiunge che fa fatica a pensare “che ci possa essere un’omogeneità politica e programmatica” nei firmatari, visto che ”ci sono persone che vanno da Comunione e liberazione alle Acli, sapendo bene quanta differenza ci sia invece tra di loro dal punto di vista programmatico”. E fa l’esempio di Andrea Olivero, presidente delle Acli, e dell’economista Irene Tinagli. Alla Bindi risponde Olivero, intervistato dal “Corriere della Sera” del 29 ottobre: “Forse – dice – qualcuno ha dimenticato che la maggioranza dei cattolici ha votato per Berlusconi. Noi, in modo coraggioso, stiamo cercando di far sì che una parte rilevante di questi cattolici scelga una opzione maggiormente sociale. E sono convinto che tanti di coloro che oggi ci criticano verranno a ringraziarci” (Olivero replica alla Bindi).