L’intervista che Massimo D’Alema ha rilasciato a Zuccolini del Corriere della Sera il 14 ottobre fa discutere. Se ne capisce la logica, ma si avverte anche il limite di quella logica. E il suo giudizio di “discutibilità morale” dell’eventuale scelta di Monti di entrare in campo come leader di un partito di centro appare poco felice. Così paiono giudicarla, tra gli altri, Andrea Riccardi, in un’intervista a La Repubblica (“Pronti al dialogo, ma alternativi al Pd. Nessuna lezione di morale al Professore”), Andrea Parisi, intervistato dall’Avvenire sulle primarie dei parlamentari Pd (“Evitiamo l’ennesima truffa, serve una competizione aperta”) e Sergio Soave in un’editoriale di Avvenire (“Un bipolarismo non distruttivo tra alternative civili e serie”).