Massimo Franco, “L’eco del G20 si riflette sulla corsa al Quirinale” (Corriere). Lina Palmerini, “I calcoli di chi vuole Draghi al Colle ma senza urne” (Sole 24 ore). Claudio Cerasa, “A Palazzo Chigi c’è un troll che ha fatto impazzire i populisti” (Foglio). DDL ZAN: se è forse vera l’osservazione di Ilvo Diamanti: “Quando i partiti non ascoltano l’opinione dei cittadini” (Repubblica), è da tener presente quanto sottolinea Ivan Scalfarotto: “Sullo stop al ddl Zan anche Prodi la pensa come noi” (intervista a Repubblica); e si veda poi Roberta D’Angelo: “Ddl Zan, lite Pd-Iv sulle parole di Prodi” (Avvenire). Ma di molto interesse è quel che scrive sul Manifesto Alberto Leiss: “Dopo il ddl Zan. Ex malo bonum” (Manifesto). E qualche ragione ce l’ha anche Francesco Cundari: “Letta, Zan e l’eterno ritorno della sinistra degli stereotipi” (linkiesta). PROBLEMI DEL PAESE: Vincenzo Galasso (Univ. Bocconi), “L’Italia e i tabù da affrontare per essere un Paese per giovani” (Foglio). Ferruccio De Bortoli, “Ma chi pensa ai giovani quota zero?” (Corriere). Federico Fubini, “Gli enigmi del mondo del lavoro: le 500 mila dimissioni volontarie” (Corriere della sera). SUL RIFORMISMO: Mauro Calise, “Per potersi dire riformisti non basta essere antisovranisti” (Mattino). Paolo Favilli, “La questione del riformismo introvabile” (Manifesto). UN DIBATTITO: Luca Ricolfi, “I rischi delle parole politicamente troppo corrette” (Ricolfi inizia a collaborare a Repubblica). Chiara Valerio, “Parlar ‘giusto’ non è questione di etichetta” (Repubblica). INOLTRE: Gianfranco Pasquini, “Legge elettorale: tutti ne parlano senza sapere” (Il Fatto). Ernesto Galli della Loggia, “La paura dell’eterno fascismo” (Corriere della sera). Nino Di Matteo, “Per noi magistrati è il momento più buio. E la legge Cartabia viola la Costituzione” (intervista a Il Fatto).