Tra i commenti più netti sulla gestione della nave Aquarius si veda quello di Marco Tarquinio sull’Avvenire (“E’ l’Italia in ostaggio”), quello di Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa (“Un’azione umanitaria che non significa solidarietà con l’Italia”), quello di Giuliano Ferrara sul Foglio (“I porti non si chiudono al soccorso per nessun motivo”) e quello di Guido Viale sul Manifesto (“La Fortezza Europa ringrazia Salvini”). Si vedano anche i commenti di due sindaci: Filippo Nogarin (M5s, livorno), “Sbagliato usare donne e bambini per far pressione sull’Europa”, e Giuseppe Falcomatà (Pd, Reggio Calabria), “Io sindaco disobbediente dico a Salvini: noi siamo diversi da voi”. Meno netti Mario Calabresi, su Repubblica (“Grazie al socialista”) e Goffredo Buccini, sul Corriere (“Aquarius, una svolta per rompere l’isolamento”). Luigi Accattoli racconta: “Attacchi choc a Ravasi che twitta il Vangelo” (Corriere della sera). Beppe Elia (Meic), “Un di più di umanità per non naufragare tutti“.
12 Giugno 2018 at 21:06
Ieri, dopo la notizia della decisione del Governo Spagnolo avevo pubblicato su Facebook questo commento:
Non è vero che “alzare la voce paga”. Vero invece è che il Presidente del Consiglio dei Ministri della Spagna, che non ha giurato sulla Bibbia o sul Crocifisso, ha dato una dimostrazione di umanità e solidarietà di cui non è stato capace chi (Salvini) in P.zza Duomo a MIlano il 24 febbraio 2018, esibendo il Vangelo e la Corona del Rosario, ha giurato di “applicare davvero la Costituzione Italiana, da molto ignorata, e giurato di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo”.
Oggi, dopo la posizione espressa dal Card. Ravasi e gli insulti conseguenti, mi sento in ottima compagnia.