L’intervista di Matteo Renzi al Corriere della sera del 17 settembre: “Perché lascio il Pd”. Nicola Zingaretti, “Ora il Pd guardi al futuro. Renzi non l’ho capito” (intervista a Repubblica). L’editoriale di Ezio Mauro: “L’ossessione del comando” (Repubblica). Stefano Ceccanti, “No alla scissione e sì a una sinistra liberale e riformista” (blog-rassegna 18 sett.) e “Questo non è il partito della sinistra conservatrice” (intervista al Mattino). Paolo Pombeni, “Scisma sismico” (mentepolitica.it) e “Renzi, tribuno senza popolo” (Il Quotidiano). Graziano Delrio, “Matteo sbaglia, ho condiviso le sue battaglie e questo addio mi addolora” (intervista a Repubblica). Paolo Ermini, “Una scissione senza bandiere” (Corriere fiorentino). Enrico Morando, “Grave errore, il Pd è contendibile. Rischio irrilevanza” (intervista all’Avvenire). David Allegranti, “Romanzo scissionista” (Foglio). Stefano Folli, “I primi nodi di Renzi” (Repubblica). Claudio Cerasa, “Le buone notizie dal partito di Renzi” (Foglio). Francesco Verderami, “Conflitto permanente con il M5s. La strategia per prendersi la scena” (Corriere della sera). Gianfranco Pasquino, “Ma sì che se ne vada, ora va recuperata la sinistra sfilacciata” (intervista al Fatto). Walter Verini, “La nuova alleanza in Umbria” (intervista a Il dubbio). Raniero La Valle, “Dare il nome alle cose” (chiesa dei poveri, chiesa di tutti).
E RENZI SE N’È ANDATO…
18 Settembre 2019 | 1 Comment
19 Settembre 2019 at 07:00
L’uscita di Renzi dal PD e la creazione di un suo partito è solo l’ultimo degli avvenimenti che movimentano il quadro della rappresentanza della politica e si sta verificando un super affollamento di formazioni politiche vecchie e nuove nel così detto “centro” che francamente mi lascia sconcertato in quanto il “centro” con i sistemi elettorali che si sono succeduti negli ultimi 25 anni è stato distrutto e non esiste più.
Oggi la corsa al “centro” vede in gara:
– 1) il nuovo partito di Renzi “Italia Viva”;
– 2) il nuovo Partito di Calenda e Richetti che verrà presentato il 9 dicembre prossimo;
– 3) il nuovo partito di Giovanni Toti “Cambiamo”;
– 4) il Partito dei Valori Cristiani che ha partecipato alle elezioni europee con (5) il partito del Popolari per l’Italia;
– (6) il Popolo della Famiglia di Adinolfi;
– (7) il partito Demos promosso dalla Comunità di Sant’Egidio;
– (8) su iniziativa di Politica Insieme nascerà a breve un partito di ispirazione cristiana del quale in questi giorni verrà presentato un Manifesto;
– (9) Urbano Cairo patron di la TV7 e del Corriere della Sera ha manifestato l’intenzione di impegnarsi a breve in politica;
– (10) analogamente Flavio Briatore con una sua lista né di destra, né di sinistra, né di centro.
Raccapezzarci in questo bailame è francamente impossibile e il rischio è che ognuna di queste forze politiche, salvo Renzi e forse Calenda, conquistino, come l’esperienza delle elezioni europee ci insegna, una quantità di voti assolutamente marginale e, quindi del tutto inutile.
Ma credo che lo sconvolgimento della rappresentanza politica non sia finito, altri ne seguiranno e riguarderanno un po’ tutte le altre forze politiche. Sono convinto che alle prossime elezioni politiche ci saranno molte novità.