“Se ben inteso, a mio avviso, l’antiberlusconismo è una virtù”. Così Franco Monaco, senatore Pd, in polemica con “un luogo comune invalso anche a sinistra”: che non si deve indulgere all’antiberlusconismo (“l’Unità” del 12 ottobre, Perché elogio l’antiberlusconismo). “La rimozione dell’antiberlusconismo”, scrive tra l’altro, finisce per appannare le distinzioni (berlusconismo e anti-berlusconismo visti come “due mali equivalenti”) e “non è priva di conseguenze sul piano della visione del sistema politico. Si è inclini a decretare il fallimento del bipolarismo, cioè di una sana democrazia competitiva, anziché a considerare che appunto a quella gigantesca anomalia si deve il suo cattivo, concreto funzionamento”. Monaco conclude il suo argomentato articolo rilevando che “le tossine del Berlusconismo più o meno consapevolmente si sono depositate in noi”: il leaderismo e “una concezione della vita prima e più che della politica ossessivamente mirata al successo, al denaro, al potere personale e di gruppo”.
Franco Monaco: “Perché elogio l’antiberlusconismo”
13 Ottobre 2012 | 0 comments