Su ‘L’Unità” del 27 giugno Franco Monaco interviene sulla sempre più intricata, e probabilmente inconcludente, questione della riforma costituzionale in discussione in Parlamento in questi giorni. Ed esprime il suo netto dissenso da Stefano Ceccanti, il quale teme il giudizio degli elettori in caso di (probabile ormai) fallimento della riforma costituzionale, con l’annesso taglio dei parlamentari. Monaco dice che bisogna spiegare agli italiani come stanno le cose. E cioè spiegare la strumentalità della linea politica adottata sia dal Pdl, che ha proposto un improbabile emendamento per introdurre il semipresidenzialismo, sia dalla Lega, che in cambio del sì al semipresidenzialismo chiede il Senato federale. Tutto a forza di emendamenti al testo di riforma, meno ambizioso ma comunque già problematico, emerso dalla Commissione Affari costituzionali del Senato (e approvato dai principali partiti, Pd compreso). “Rinunciamo alla tecnalicalità – scrive Monaco -: caro Ceccanti, riponi la tua ricca, troppo ricca e multiuso, cassetta degli attrezzi, che ci distrae dalla sostanza politica della questione (…)”.
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