di Maria Pia e Carlo Ferraris (Circolo Aldo Moro, Genova)
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Ci permettiamo di essere una volta tanto fuori dal coro. Oggi la parola più di moda è “antipolitica”. Tutti fanno a gara nello scagliare la prima e le successive pietre sui partiti e sul “sistema partitico”. Per tanti aspetti l’Italia appare come un paese di pecore, ma non è il caso di favorire questa degenerazione culturale. Quando un elettrodomestico o un’altro apparecchio si guasta, si butta via e se ne compra un’altro: è molto più facile buttare via che riparare.”Mandare tutti a casa” è ormai sulla bocca di tutti. E’ vero che tutti abbiamo presenti le corna di Berlusconi o il dito medio di Bossi, la vergogna delle liste elettorali compilate dai segretari dei partiti, i rimborsi elettorali sperperati, la distribuzione degli incarichi nelle istituzioni e nelle società pubbliche e così via, ma ciò non ci deve far dimenticare che la politica è un servizio pubblico, che i partiti vanno riformati ma non buttati via, che un giusto sostegno economico pubblico può evitare che persone ricche e lobbies si impadroniscano delle formazioni e dei movimenti politici.
Sarebbe anche l’ora, e non sarà mai troppo presto, che si ponga fine ad un fenomeno particolarmente italiano, quello dei “padroni” e dei “capi carismatici”. Consigliamo di leggere la lettera che Pierluigi Bersani ha mandato agli iscritti al PD in occasione del 25 aprile. La data è passata, ma il contenuto va ben oltre.
Grazie a chi ci ha letto e cordiali saluti
Maria Pia e Carlo Ferraris
(Circolo Aldo Moro, Genova)
La lettera di Pierluigi Bersani per il 25 aprile: http://pdnovara.it/la-lettera-di-bersani-agli-iscritti-in-occasione-del-25-aprile/