“Rosy Bindi commetterà pure l’errore di non riuscire a dissimulare i propri sentimenti, nonostante vent’anni di professionismo politico che ancora non l’hanno resa cinica. Ma trovo vergognosa la mancanza di rispetto con cui la si addita quale espressione della vecchia nomenclatura da mandare a casa”. Così inizia un post di Gad Lerner sul suo blog del 30 novembre: “Conformismo e viltà nell’accanimento contro Rosy Bindi”.